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Il più grande allevamento canino di Akita, i cani giapponesi famosi in tutto il mondo per la loro particolare bellezza, non si trova in Giappone ma a Givoletto, nel cuore della Val Ceronda e Casternone. E' l'attività di Antonio Saporito, un 53enne ex ristoratore che da 35 anni sostiene la sua passione per questi speciali quattro zampe, diventati, nel corso degli anni, una vera e propria ragione di vita. La sua passione, a maggio, ha avuto il giusto riconoscimento nel corso dell'edizione numero 135 del Hombuten andato in scena a Odate, in Giappone. Il Daju Go di Saporito si è classificato al quarto posto nella categoria Top Ground. E’ la prima volta che un cane Akita non nato in Giappone ottiene un riconoscimento nelle parti nobili della classifica mondiale in quella che a tutti gli effetti è la manifestazione più prestigiosa della categoria.

«E’ un risultato che ripaga anni di sacrifici - spiega Saporito - da anni otteniamo podi, vittorie e coccarde ad ogni mostra canina un po' in tutto il mondo. Quest’anno sono andato all'Hombuten con la consapevolezza che i miei due Akita potevano fare un'ottima figura. E così è stato. E’ la prima volta che un Akita non nato in Giappone si classifica e per me è come se avessi vinto. Un riconoscimento che voglio dividere con la mia famiglia e tutti i miei collaboratori, che ogni giorno si fanno in quattro per la causa». Nell'allevamento di via Alpignano oggi si contano una novantina di esemplari: dai cuccioli a quelli che ormai hanno 13 anni. «Sono fedeli, educati, forti e nobili. Nel corso di questi anni, abbiamo venduto esemplari a persone arrivate dal Brasile, dal Canada e da tanti altri paesi».

Uno degli Akita di Givoletto, il Fumetsu Go, per un anno rimarrà in Giappone per l’attività di riproduzione: «E’ come se un giocatore di calcio italiano venisse comprato da una squadra brasiliana per far crescere i giovani. Di questo sono ancora più orgoglioso». Domenica 17 settembre a Givoletto si terrà il campionato europeo mentre a novembre Saporito andrà in Germania per i mondiali.