La Rianimazione dell'Ospedale di Rivoli piange un collega davvero speciale: il cane Noah, il Golden Retriever che da un anno faceva coppia assieme a Cecilia nell'ambito del progetto «Ri-Animali».
Dal 2024, infatti, nel reparto di Terapia Intensiva i due cani avevano il compito di migliorare la qualità di vita e promuovere il benessere di tutte le persone che erano presenti in reparto: dagli 11 pazienti ai familiari al personale medico e sanitario.
Noah aveva 11 anni ed era collega di lavoro di un team composto da medici, anestesisti, infermieri, oss e amministrativi.
Il progetto consiste in 40 incontri e prevede sedute di 45 minuti ciascuna, che si tengono una volta a settimana, con una pausa nei mesi estivi. I cani si avvicinano ai pazienti sotto la guida di personale specializzato dell’Associazione Aslan, che cura il progetto insieme all’AslTo3 e al veterinario Mauro Moretta, affiancato da medici ed infermieri del reparto, che sono stati appositamente formati. Si tratta dell’unica esperienza di Pet Therapy attiva in un reparto di Rianimazione ospedaliera.
«Tutte le storie hanno un inizio e lui è stato l’alfa, insieme a Cecilia, l’incipit di RiAnimali, un piccolo miracolo di umanizzazione che ancora va avanti da più di un anno: Noah ci ha lasciati, ma rimane nel nostro cuore, ci ha insegnato tante cose, ci ha saputo stupire con piccoli miracoli ogni volta che entrava in reparto. Oggi la Rianimazione di Rivoli piange, commossa, ma grata per aver avuto l’onore di lavorare con un collega speciale, a quattro zampe. Ciao Noah», lo ricorda con commozione, affetto e stima il dottor Michele Grio, Direttore della Rianimazione di Rivoli.