In Italia esiste un problema di cui spesso si parla poco: gli allacci abusivi alle utenze domestiche. Sono infatti diverse centinaia di migliaia le famiglie dello Stivale che non pagano la luce e il gas, approfittando di quelle altrui in maniera a dir poco scorretta. Per chi non lo sapesse, si tratta di un illecito con conseguenze anche a livello penale che possono portare fino a 6 anni di reclusione. Eppure spesso a svolgere questa pratica sono nuclei familiari indigenti che sono costretti a farlo a causa della mancanza di reddito. Da questo punto di vista, i furti di luce e gas possono essere inquadrati come il segnale di un divario fra ricchi e poveri che sfortunatamente si fa sempre più ampio.
Furto di elettricità e gas
Esistono diversi modi che consentono di rubare l’elettricità e il più gettonato è senza ombra di dubbio l’allaccio abusivo fisico ai cavi elettrici (ndr: come già spesso raccontato sulle nostre pagine). Non bisogna poi sottovalutare altre strategie molto diffuse, come la modifica del software del contatore o la sua manomissione attraverso l’impiego di un magnete o di una resistenza. Infine, c’è la rottura del sigillo del contatore del gas, che avviene in seguito all’interruzione della fornitura per morosità. Per arrivare a questo punto, significa che è stata svolta la procedura standard per richiedere l’allaccio al gas con Vivigas per esempio, ma poi le bollette non sono state pagate. A questo punto è diritto del fornitore apporre i sigilli al contatore, i quali vengono di frequente manomessi per poter utilizzare abusivamente il gas. Quali sono le sanzioni previste per chi si macchia di questi reati? In primo luogo la denuncia civile da parte di chi è stato vittima del suddetto furto, che può comportare l’avvio di un processo penale contro il patrimonio, con eventuale aggravante fraudolenta. Se si viene condannati, si può andare incontro al pagamento di una multa da 927 a 1500 euro e alla reclusione, da un minimo di 2 ad un massimo di 6 anni.
Allaccio abusivo alla rete idrica
Non solo luce e gas, perché in Italia è più vivo che mai anche il furto di acqua, che si configura come allaccio abusivo alla rete idrica. Come avviene questo furto? È molto semplice: gli approvvigionamenti di acqua vengono intercettati dagli utenti collegandosi alle tubature idriche, o in alternativa ripristinando un flusso precedentemente bloccato. Per quanto concerne i rischi, questi ultimi sono identici a quelli che si corrono quando si ruba energia elettrica o gas: è un discorso che vale sia per le sanzioni pecuniarie, sia per gli anni minimi e massimi di reclusione. Da sottolineare che le colpe possono ricadere non solo su chi ha materialmente effettuato l’allaccio abusivo, ma anche su chi ne ha soltanto tratto vantaggio. Un ulteriore crimine previsto dal codice penale è il seguente: impedire l’accesso al contatore ai tecnici, bloccandolo ad esempio con i lucchetti o con le catene.