«Una riapertura parziale non risolve i problemi del mondo agricolo perché i mezzi agricoli anche dopo la riapertura autunnale del ponte continueranno a non poter transitare e, come già avviene oggi, e saranno costretti a lunghe percorrenze nel transitare dalla cascine ai campi».
Sergio Barone, vice presidente di Coldiretti Torino, parla del futuro del Ponte di Alpignano e delle possibili riaperture parziali: «La nostra proposta al tavolo è stata chiara: Non siamo soddisfatti di riaperture parziali. Si lavori piuttosto a un progetto di un nuovo ponte per Alpignano e per la viabilità dei Comuni vicini. Oggi lo Stato, con il decreto Ponti per il ponte nuovo di Alpignano ha stanziato 2 milioni di euro. Noi facciamo una proposta concreta: progettare e costruire un nuovo ponte - cioè l’unica soluzione percorribile per risolvere i problemi di viabilità per Alpignano e i Comuni vicini – dirottando e utilizzando le risorse in programma per il bacino di laminazione previsto sulla Dora Riparia, progetto che il mondo agricolo considera non utile».
Per parlare dell'argomento, Paolo Ruzzola, consigliere regionale e consigliere della Città Metropolitana di Torino, ha organizzato un incontro in remoto con Fabio Bianco, consigliere della Città metropolitana delegato ai Lavori pubblici e infrastrutture, dirigenti e funzionari della Citta metropolitana, Ivan Vecchi in rappresentanza del commercio e delle partite Iva alpignanesi, il vice presidente di Coldiretti Torino Sergio Barone e Pier Paolo Davì segretario di zona Coldiretti Rivoli.
«La Città Metropolitana di Torino ha compiuto le verifiche sul cosiddetto “Ponte nuovo” di Alpignano, chiuso al traffico da settimane a seguito dei problemi strutturali emersi. Dopo gli interventi necessari, presumibilmente in ottobre, il ponte verrà riaperto al traffico, limitatamente ai mezzi leggeri, con peso inferiore ai 35 quintali. I tecnici della Città metropolitana hanno concluso le verifiche sulla struttura. Dalla Città metropolitana sono stati stanziati 300mila euro – in anticipo sui fondi statali in arrivo - per interventi che potranno portare già in autunno alla riapertura del ponte, limitatamente ai mezzi sotto i 35 quintali. Tutti hanno convenuto sulla necessità di riaprire in fretta il ponte e successivamente di intervenire con una ristrutturazione tale da consentire la riapertura senza limiti di peso per chi transita».