Due arresti nell'arco di ventiquattro ore ad Alpignano. E sempre per «detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti» e, ancora, per «ricettazione» e «porto di armi od oggetti atti ad offendere».
Nella nottata fra il 27 e il 28 novembre, i carabinieri della Sezione Operativa e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rivoli hanno arrestato in viale Vittoria un 29enne di Givoletto che aveva appena ceduto cinque dosi di cocaina a un giovane del luogo.
Il 29enne, già noto alle Forze di Polizia, è stato successivamente sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, come previsto dalla normativa di settore: l’attività di ricerca è stata positiva ed ha permesso agli investigatori di recuperare presso l’abitazione dell’interessato altri due involucri di cocaina (1 grammo), un pezzetto di Hashish del peso di 50 grammi circa, un bilancino elettronico di precisione, 3.600 euro in contanti ritenuti provento di attività illecita e sostanza da taglio. Inoltre, sempre nella disponibilità del sospettato, è stato trovato un manganello telescopico, nascosto all’interno dell’autovettura dell’uomo.
Ora il 29enne si trova in carcere a Torino con le accuse di «detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti» e «porto di armi od oggetti atti ad offendere». L’acquirente, invece, è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Passano ventiquattro ore e in piazza Robotti è stato arrestato un 30enne di Borgone di Susa, anche lui già noto alle Forze di Polizia, per «detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti» e «ricettazione».
L’uomo è stato sorpreso in possesso di varie dosi di sostanza stupefacente di tipo hashish e marjuana, già confezionate e pronte per eventuale cessione.
Successivamente sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, i militari dell’Arma hanno trovato e recuperato presso l’abitazione dell’interessato altri involucri di Hashish (1,5 grammi circa) e marjuana, un bilancino elettronico di precisione ed uno smartphone, nonché il materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente ed una serra artigianale per la coltivazione della canapa indiana.
Inoltre, sempre nella disponibilità del sospettato, sono state trovate due tessere della GTT e dell’università di Torino, intestate ad uno studente torinese che ne aveva denunciato il furto. Ora si trova ai domiciliari.