Josè Accalai nel 2004. Sergio Andreotti nel 2011 e ora Andrea Oliva, a fine 2019.
Sono i sindaci di Alpignano, e gli anni, che hanno dovuto stoppare anzitempo il loro mandato amministrativo per fare spazio ad un commissario prefettizio.
Perché anche questa volta - dopo tre anni e mezzo dal turno di ballottaggio che aveva portato Oliva a diventare sindaco - a inizio anno nuovo verrà nominato un nuovo commissario prefettizio che avrà il compito di traghettare Palazzo Civico alle elezioni della prossima primavera.
Ieri sera, lunedì 23 dicembre, dopo l'approvazione del Bilancio, sono state consegnate le dimissioni di undici consiglieri comunali: Pierpaolo Barbiani, Giacomo Bosio, Gino Cipriano, Marina Mallen, Giulia Bruno, Cristina Bertello e Francesco Talarico per la maggioranza; Gianni Da Ronco, Leonardo Tucci, Renato Mazza e Roberto Voerzio per la minoranza.
Una situazione che si è venuta a creare dopo la revoca delle deleghe all'ex vicesindaco Giovanni Brignolo e all’ex assessore Tamara Del Bel Belluz e che ha creato parecchi malumori tra le fila della maggioranza, a tal punto da portarli alle dimissioni in massa, seguiti a ruota dalla minoranza di centrosinistra", che ha colto la palla al balzo per porre fine anzitempo al ciclo politico di Oliva.