L'incendio tra sabato 5 e domenica 6 gennaio che ha visto andato arso dalle fiamme un bus della Gtt della linea "36" in corso Francia a Collegno, ha smobilitato anche la politica collegnese.

In primis il sindaco Francesco Casciano, che ha rimarcato come da tempo sia lui sia i sindaci dell'area metropolitana stiano seguendo "la difficile situazione di Gtt e le ripercussioni locali sul trasporto pubblico. Da amministratore ho cercato sempre di dare un contributo fattivo per contribuire a risolvere i problemi. Infatti ho in programma per l'inizio dell'anno un altro incontro con i vertici Gtt per discutere di alcuni disservizi sul territorio in particolare sulla linea CP1. Un autobus è andato a fuoco, fortunatamente senza conseguenze per le persone. A questo punto non c'è piu tempo, dobbiamo avere subito risposte certe ai problemi e a chi ne ha la responsabilità, il dovere di gestire al meglio questa importantissima azienda".

Anche Andrea Di Filippo (Collegno Insieme) punta il dito contro Gtt: "E' una situazione arcinota. Non è il primo bus che prende fuoco in Torino e Provincia. Siamo costretti a pensare che non sarà neanche l’ultimo. Da tempo chiediamo a Gtt, senza essere ascoltati, maggiori controlli per combattere il fenomeno dei portoghesi. Ma anche passaggi più celeri e corse non saltate. A oggi tutto è risultato vano. Eccezion fatta per i tornelli sugli autobus, che quest'anno dovrebbero partire sperimentali su alcune corse. E allora perché non partire dalla periferia? Perché non mettere i tornelli sugli autobus di questa zona?".