Nessuna fusione con Pittarosso. Lo annnuncia "Scarpe & Scarpe", azienda torinese nata nel 1961, operante nei settori calzature, pelletteria, abbigliamento e valigeria, conta oggi oltre 1.550 dipendenti e 137 negozi situati in 19 regioni d’Italia, tra cui Borgaro, Collegno e Grugliasco. 

E lo fa a pochi gironi dalla adunanza dei creditori, fissata per il prossimo lunedì, 28 febbraio 2022, e tappa fondamentale nel processo di concordato in continuità.

Il Concordato

Agli importanti investimenti fatti negli anni 2015 - 2019 per l’apertura di 48 punti vendita, che ha assorbito una buona parte della liquidità operativa della società, si è aggiunta la crisi di liquidità conseguente al lock down imposto dalla pandemia all’inizio del 2020. Tale situazione ha portato Scarpe & Scarpe a presentare l’istanza di concordato “in bianco” al Tribunale di Torino in data 4 aprile 2020.

Il 21 gennaio 2021 la società ha presentato il primo piano di concordato preventivo in continuità, piano che in seguito è stato ulteriormente migliorato portando all’ ammissione alla procedura di concordato in data 9 giugno 2021.

Il nuovo CdA indipendente si è insediato il 10 giugno 2021 con Presidente Andrea Gabola (Partner di Ranalli&Associati), Amministratore Delegato Cristiano Portas (già consulente per il piano industriale e di risanamento) e Consigliere Nicola Conti già dirigente aziendale.

La Società ha successivamente depositato in data 10 dicembre 2021, un piano industriale aggiornato accompagnato dalla proposta concordataria e dall’attestazione rilasciata da parte del prof. Alberto Tron.

In data 14 gennaio 2022, i Commissari Giudiziali, anche ad esito dei positivi riscontri formulati da parte dei loro consulenti tra i quali – per gli aspetti di mercato e di business – Ernst & Young, hanno depositato la relazione ex art. 172 l.fall. ritenendo che “… la Società abbia, sino ad ora, effettivamente perseguito l’obiettivo primario del risanamento dell’impresa mediante il corretto utilizzo dello strumento concordatario”.

Questa documentazione è stata messa a disposizione di tutti i creditori in modo da renderli edotti per l’adunanza dei creditori che avrà luogo lunedì 28 febbraio 2022.

Risultati 2021

L’esercizio 2021 si è concluso con vendite nette pari a 180,2 milioni di euro ed una cassa al 31 dicembre 2021 pari a 36 milioni di euro, superiore di circa 10 milioni alle attese del piano concordatario, nonostante la parte iniziale dell’anno sia stata caratterizzata dalle note misure restrittive connesse all’emergenza sanitaria.

Piano Industriale Stand Alone

La società si presenterà all’adunanza dei creditori sulla base di un piano basato esclusivamente sulle proprie forze. Scarpe & Scarpe sottolinea che il piano industriale e la proposta concordataria sono stati formulati in ottica “stand alone” e pertanto in forma totalmente indipendente da altri operatori del mercato; il piano non prevede alcuna operazione di fusione o integrazione con uno dei principali concorrenti dell’azienda.

Proposta ai creditori

Il piano propone, oltre al rimborso integrale per i creditori privilegiati e la proposta transattiva in favore dell’Erario ai sensi dell’art. 182 ter l.fall., un rimborso per i creditori chirografari, del 16% articolato in 6 rate semestrali a partire dal gennaio 2024 con la possibilità di un earnout pari ad un ulteriore 4% basato sulla performance economico finanziaria dell’ultimo anno di piano, oltre ad un 2 % circa derivante dalla vendita dei beni messi a disposizione dai precedenti amministratori (Scarpe & Scarpe è controllata al 100% da Sagi Holding S.p.A. i cui azionisti si identificano nella famiglia Pettenuzzo).

“Il piano industriale di risanamento e rilancio che è alla base della proposta concordataria ha evidenziato la solidità e la resilienza della società anche in un anno difficile come il 2021, ancora fortemente caratterizzato dalla recrudescenza della pandemia.” Ha affermato Cristiano Portas Amministratore Delegato di Scarpe & Scarpe: “I risultati conseguiti dalla società in un anno così critico sono stati  decisivi sia per l’attestazione del piano, sia per la relazione di Ernst & Young e per quella conclusiva dei Commissari, in quanto ha fornito la conferma effettiva della validità e dell’efficacia delle misure messe in atto dal nuovo CdA e dal management, tramite un profondo processo di razionalizzazione, riorganizzazione e ottimizzazione dei costi".