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Giornalista, scrittore, custode della storia cittadina. Era questo e molto altro Gianni Rigodanza, morto nei giorni scorsi a 93 anni.

«C’era una volta il treno», «Caselle e la sua storia», «Don Bosco a Caselle», «I colori della storia», «Caselle, terra di santi e di baroni. La borgata SantʼAnna», sono solamente alcuni dei libri scritti nel corso della sua vita, tutti caratterizzati dal suo amore per Caselle e per le storie casellesi.

La sua passione per la scrittura lo aveva portato anche ad essere giornalista, tanto da diventare prima redattore e poi direttore del mensile «Cose Nostre», editato dalla Pro Loco di Caselle.

Proprio «Cose Nostre» lo ricorda come «uno dei più versatili: dal bilancio, alla crisi energetica, dallo sport, al racconto di Natale, dalla causa della Filarmonica casellese a quella della Biblioteca. Sapeva punzecchiare il giusto, ma concludeva sempre con un invito che sapeva di ottimismo e di saggezza».

Toccante il ricordo di Mara Milanesio: «Quando ho iniziato a scrivere su Cose Nostre, tra il 1999 e il 2000, ero ancora molto giovane. La redazione era allora in Piazza Boschiassi, dove c'era la sede della Pro Loco di Caselle. Ricordo bene quei primi passi, e soprattutto ricordo te, Gianni: il direttore che un giorno mi chiamò chiedendomi se volevo iniziare a collaborare con il giornale della nostra città.

Mi hai accolto con entusiasmo e passione, con una profonda conoscenza del giornalismo e un amore contagioso per Caselle. Mi hai raccontato aneddoti, storie, dettagli preziosi, e mi hai insegnato – sempre con discrezione, senza mai far pesare la tua esperienza – cosa significasse davvero scrivere per una comunità.

Se ancora oggi scrivo per Cose Nostre, lo devo anche a te.

Nonostante le difficoltà, i cambi di sede, le tante vicissitudini, quella scintilla che mi hai trasmesso non si è mai spenta.

A 93 anni ci hai lasciato, ma il tuo ricordo resterà vivo in chi ha avuto la fortuna di conoscerti.

Mi salutavi sempre con un sorriso e un “Mara Milanesio, ciao ragazza!”. Buon viaggio e grazie di cuore. Arrivederci a lassù, Rigodanza».

Gianni Rigodanza lascia la moglie Salvina Giacoletto, i figli Massimo e Cristina. Oggi pomeriggio, sabato 19 aprile 2025, i funerali, alle 15.30, nella chiesa di Santa Maria.

Foto tratta da «Cose Nostre», scattata da Aldo Merlo