A distanza di un anno e due mesi da quel terribile 16 settembre 2023 nei pressi dell’aeroporto di Caselle, quando nel pomeriggio precipitò una Freccia Tricolore, ai confini con San Francesco al Campo, con la morte di una bambina di cinque anni, Laura Origliasso, a Volpiano sono iniziati gli accertamenti tecnici disposti dalla procura di Ivrea sulla carcassa del motore della Freccia Tricolore.
Le operazioni si concentrano sull’analisi del motore, aperto alla presenza degli specialisti nominati dalle parti coinvolte. I lavori, che proseguiranno nei prossimi giorni, puntano a chiarire le cause del disastro, con particolare attenzione all’ipotesi di un «bird strike», ovvero l’impatto del velivolo con un volatile subito dopo il decollo.
Inizialmente, gli accertamenti esterni non avevano rivelato evidenze definitive di collisione con un uccello, ma l'analisi interna potrebbe fornire nuovi elementi. Infatti, durante la recente apertura del motore a Volpiano, gli specialisti avrebbero individuato tracce sospette che saranno repertate e probabilmente sottoposte a test biologici per confermare la presenza di materiale organico.
Al momento, l’inchiesta condotta dalla procura di Ivrea vede come unico indagato il pilota della Freccia, il maggiore Oscar Del Dò. Quest’ultimo, resosi conto dell’avaria, aveva diretto l’aereo verso una zona sgombra vicino alla pista dell’aeroporto, tentando di minimizzare i danni. Nonostante l’atterraggio d’emergenza e il lancio col paracadute, l’aereo aveva continuato la sua corsa, abbattendo una recinzione e colpendo un’auto in transito, causando la tragica morte della bambina. Per ora, non sono emerse anomalie evidenti nel motore, ma gli esiti completi degli accertamenti saranno cruciali per comprendere le dinamiche precise dell’incidente e per delineare eventuali responsabilità.