Sono quattro le persone arrestate, nel mese di marzo, dalla Squadra Mobile di Torino, con l'accusa di "sfruttamento della prostituzione", nell'ambito della operazione "Tacco12", coordinata dal pm della Procura di Torino, Dionigi Tibone.

Nei guai sono finiti tre uomini e una donna, tutti di nazionalità italiana: uno di loro si trova ai domiciliari. Indagate per lo stesso reato, anche se a piede libero, altre sei persone. Tra queste anche quattro clienti. 

L'operazione ha portato al sequestro di un locale a Torino, mentre altri due locali - il "Tacco 12" di Collegno e il "New Happy Day" di Caselle - per altro già distrutto da un incendio avvenuto nel 2017 - sono chiusi da tempo.

Secondo quanto si è appreso, tra le ragazze coinvolte c'erano anche tre minorenni, ma nessuna di loro avrebbe parlato di "costrizione", seppur fossero "invogliate" a fare le ragazze immagine per un forfait di 40 euro a sera. Cifra che sarebbe potuta aumentare nel caso in cui avessero acconsentito a prestazioni di carattere sessuale ai diversi clienti una volta "chiusi" nei privè.

E, ancora, nel caso in cui avessero detto "sì" a "prestazioni extra" fuori dal locale: come sempre, una parte andava a loro e un'altra ai titolari del locale.