Bell'iniziativa quella della cooperativa Spaziomnibus questa mattina ai centri estivi di Grugliasco e Collegno.
I bambini hanno accolto in rappresentanza di tutti i medici, il direttore generale dell'Asl To3, Flavio Boraso, ringraziandolo simbolicamente per tutto ciò che hanno fatto e stanno facendo durante la pandemia del Covid-19.
Giochi, attività sportive e ludiche, canti, balli e l'emozionante inno di Mameli.
L'iniziativa è stata anche l'occasione per visitare i centri estivi gestiti da Spaziomnibus in "modalità anticovid-19" a Collegno alla scuola dell’Infanzia di via Risorgimento e alla scuola primaria Moglia. A Grugliasco presso la scuola Di Nanni di via Roma, insieme ai due sindaci, Roberto Montà (Grugliasco) e Francesco Casciano (Collegno), assieme ai rispettivi assessori all’Istruzione, Emanuela Guarino e Clara Bertolo.
«Un modo per ringraziare tutti i medici che in questi mesi sono stati vicini ai pazienti colpiti dal Covid-19 – afferma Stefano Colombi di Spaziomnibus – In questa settimana i nostri “piccoli dottori” iscritti ai centri si sono dedicati a giochi e attività sulla salute. Si tratta di un momento di riflessione svolto praticando attività sportive e ludiche per ringraziare i medici che ci hanno permesso di riaprire i centri estivi e di stare bene insieme agli altri. Il centro estivo è Il primo servizio educativo che viene aperto, dopo mesi di lock down, e questo anche grazie alla collaborazione dell’Asl TO3 che ringraziamo».
«I bambini sono il nostro futuro. È un principio che oggi più che mai ho sentito profondamente vero. Gli sguardi dei bambini… il loro entusiasmo, la loro energia pura sono la dimostrazione tangibile che, nonostante le difficoltà, la vita continua. Ed è una fortuna a cui ogni giorno dovremmo pensare. Oggi sono stato in visita presso l’Istituto Comprensivo Di Nanni di Grugliasco e l’Istituto D.D. Collegno-Marconi Moglia di Collegno che dopo la pandemia hanno finalmente riaperto le loro porte a bambini e ragazzi con l’avvio delle attività dei centri estivi. La riapertura dopo il lockdown è stata frutto di un percorso delicato in cui abbiamo fatto la nostra parte perché consapevoli di quanto sia essenziale per tutti tornare a vivere, specie per i bambini. Un pubblico che merita la nostra attenzione e dove i più giovani sono i primi ad essere attenti alle misure di sicurezza. C’è chi oggi mi ha misurato la temperatura e confesso che se ci fosse stato uno strumento per monitorare il livello delle emozioni… io di certo sarei risultato oltre il limite. Non solo l’accoglienza riservata, ma soprattutto le parole racchiuse in simbolici attestati di ringraziamento mi hanno profondamente colpito. Un’esperienza, quella vissuta, che mi consente di ribaltare il grazie ricevuto oggi a chi davvero ha reso possibile tutto ciò: i miei, i nostri professionisti, che a tutti livelli, in base al proprio ruolo e competenza – ciascuna essenziale - hanno permesso di raggiungere questo traguardo. Al momento abbiamo ancora cinque ricoveri covid presso il nostro ospedale di Rivoli ma possiamo dire che questa battaglia in gran parte l’abbiamo vinta. Se oggi il nostro “futuro” torna a giocare, a colorare, a correre, a vivere il proprio tempo e i propri spazi è solo grazie a tutti voi che in questi mesi difficili avete combattuto con determinazione e impegno. La verità è che voi per primi ci avete creduto sempre e di ciò vi sono grato. Ci avete creduto anche nei momenti più bui, certi che dopo la tempesta avremmo rivisto un cielo sereno, un cielo in cui l’arcobaleno non sarebbe stato più quello dipinto con i colori a pastello, ma visibile a tutti", commenta Boraso.