Grande festa a Druento, questa mattina, sabato 15 aprile 2023, per l'inaugurazione della nuova biblioteca "Ipazia D'Alessandria", nata grazie alla riqualificazione dell'ex scuola materna cittadina di via Morello, chiusa dal lontano 2007.
Con l'apertura odierna, quell'area diventerà il polo culturale e scolastico di Druento.
La nuova biblioteca è rappresentata da un “cuore” costituito dallo spazio esposizione e consultazione principale, visibile dall’area dedicata all’ingresso e all’accoglienza tramite una nuova vetrata aperta nel setto di separazione tra i due ambienti. Su di esso si affacciano tre sale per la lettura e lo studio. Dall’atrio di ingresso, girando a destra si raggiunge invece uno spazio dedicato ai corsi e agli incontri sul quale si affacciano due sale, la sala dedicata alla lettura bambini e quella dedicata alla lettura ragazzi. Gli ampi locali dedicati alla sezione bambini e ragazzi sono stati progettati ed arredati in modo da consentire incontri di lettura ad alta voce, con la presenza di sedute anche non convenzionali (pouf, tappeti, poltroncine) affinché i piccoli lettori si sentano il più possibile a loro agio.
Nel suo intervento, l’Assessore all’edilizia pubblica, Silvia Russo, ha evidenziato alcune peculiarità della nuova biblioteca: “La biblioteca è stata realizzata con un layout estremamente accogliente e confortevole, grazie ai suoi 500 mq, assume così un aspetto quanto mai informale, in cui l’arredo ben si integra con gli ambienti molto luminosi dell’edificio.
Gli spazi sono stati organizzati evitando qualsiasi barriera e suddividendo gli ambienti in differenti locali, in cui si alternano aree espositive a zone di relax con diversi tipi di sedute, che favoriscono il movimento e la circolazione interna, consentendo agli utenti di sentirsi a proprio agio, come in uno spazio familiare”.
Il nome della nuova biblioteca è scaturito a seguito di un’accurata analisi condotta dalla Commissione Toponomastica, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Druento al quale era stata fornita una lista di nominativi.
Partendo dalla forte convinzione dell’Amministrazione di voler intitolare l’opera ad una donna, la decisione è stata dirottata verso colei che ancora oggi rappresenta un simbolo della libertà di pensiero: Ipazia d’Alessandria.
Una donna che fu brutalmente uccisa nel marzo del 415, lapidata in una chiesa da una folla di fanatici che ripudiavano la cultura e la scienza in nome della crescente religione cristiana.
Secoli dopo, con il diffondersi dell’illuminismo, diversi autori rivendicarono la sua libertà di pensiero e l’alto livello a cui erano giunti i suoi studi. Da allora è ricordata come simbolo, soprattutto, della libertà di pensiero e dell’indipendenza della donna.
"Che sia stata assassinata questo è un fatto. Ma come in tutte le inchieste che si rispettino ci chiederemo quando e dove: e fin qui la risposta non è difficile. Ma è domandandoci chi e perché che il mistero si infittisce: sì perché la morte di Ipazia, la matematica, l’astronoma, la filosofa alessandrina è ancora oggi una questione irrisolta", ha dichiarato nel suo intervento, in cui ha tentato di “diradare la nebbia”, il presidente del Circolo dei Lettori di Torino Giulio Biino, presente all’inaugurazione.
Era presente anche l’onorevole Mauro Berruto che si è soffermato sull’importanza dello sport come allenamento mentale, visto come fatto sociale che riguarda ogni aspetto del nostro vivere e del nostro stare in società e come fatto culturale nell’imminenza di un evento che cambierà un paradigma nel nostro paese: la modifica dell’Art 33 della Costituzione in termini di materia sportiva.
Oltre al nome di Ipazia, la Commissione Toponomastica, ha individuato anche un altro nominativo da attribuire al salone dedicato ai corsi e agli incontri, che è stato intitolato a Franco Viano, consigliere e assessore del Comune di Druento, nonché Presidente del Consiglio di Gestione della biblioteca civica per diversi anni.
Il Sindaco Carlo Vietti, fiero per la realizzazione di questo edificio dedicato alla cultura, si congratula con l’Assessore Silvia Russo che, insieme agli uffici comunali, è stata la persona che ha seguito i lavori dalla progettazione fino all’esecuzione con grande precisione e dedizione. “Per Druento è un giorno importante: il recupero di questo edificio pubblico deve rappresentare un motivo di orgoglio per l’intera comunità, perché offrirà anche un luogo di aggregazione per la Consulta Giovanile e per le politiche sociali”, ha commentato il Sindaco.