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Quanto successo a Druento e La Cassa nelle scorse settimane non sono stati episodi isolati. Perché i lupi continuano a uccidere animali nella nostra zona. 

Perché mercoledì 8 novembre 2023 un branco composto da due lupi adulti e cinque giovani hanno attaccato, nuovamente, le capre della famiglia Votta in Regione Serviglia a Druento. 

E lo hanno fatto alle prime luci della sera, attorno alle 18.45. Prima hanno ucciso una capra gravida poi hanno provato a fare lo stesso con un altro esemplare che, a oggi, è in gravi condizioni e non si sa se riuscirà a sopravvivere.

Se non è stata strage è solo merito di tutti i cani da guardia della famiglia Votta, ovvero di Ferdinando, Michele e Claudio, che gestiscono un allevamento di un centinaio di bovini e una trentina di capre e pecore.

"Abbiamo tanta paura. Per il futuro delle nostre aziende e per il fatto che non abbiamo idea se possono creare problemi anche all'uomo e ad altri animali, come ad esempio i cani. Non siamo sorpresi della presenza dei lupi. Ma una volta giravano in tre-quattro esemplari. Oggi sono almeno il doppio e non hanno più paura di nulla".

Michele ricorda quanto successo mercoledì sera: "Sono ancora sconvolto. Quando abbiamo sentito l’urlo delle capre, siamo corsi a vedere e ci siamo trovati un lupo a due metri di distanza e altri sei o sette tutti intorno. Stavano li a guardarci, non avevano paura dell’uomo, minacciavano di aggredirci. Noi eravamo in tre, cercavamo di allontanarli in tutti i modi, ma loro rimanevano li e continuavano ad attaccare le capre. Soltanto quando sono arrivati i nostri cani, se ne sono andati, rimanendo comunque ad osservarci da distante".

Ogni capra, più o meno, ha un costo di 300-400 euro "e dobbiamo aggiungere i costi per lo smaltimento e tutti i servizi veterinari", sottolinea ancora Michele che si sente abbandonato dalle Istituzioni: "Molti pensano che il problema riguardi solo gli agricoltori, per cui si arrangino loro. Sotto sotto, c’è poi chi lascia intendere che il problema siano invece gli stessi agricoltori, che non dovrebbero permettersi di sottrarre spazio vitale ai lupi. Dal canto loro, i politici fino ad ora non hanno risolto nulla e, di fatto, continuano a proteggere i lupi. Resta il fatto che gli agricoltori continuano a subire i danni, ma prima o poi non saranno i soli a piangere. Il pericolo dei lupi ormai è sotto casa di tutti. Da un momento all’altro, non mi stupirei che venissero aggredite delle persone. Non sappiamo più come dirlo".

Gli fa eco anche il presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto, ribadisce la denuncia: "Il lupo continua ad essere super protetto, mentre le nostre mandrie sono allo sbaraglio. I pastori non possono difendersi, i cani da guardiania rischiano di essere loro stessi un pericolo per chiunque si avvicini agli animali e gli abbattimenti selettivi non vengono neanche presi in considerazione. Così non si può andare avanti, noi lo sappiamo, in Francia lo hanno capito e si sono organizzati, in Italia non ancora, purtroppo".

In queste settimane, i lupi avrebbero ucciso anche un puledro in Mandria e un giovane esemplare di capriolo in Regione Pralungo, a La Cassa, nelle immediate vicinanza di un maneggio.