Era soprannominato “Il Cantore”, ultimo vero custode della lingua piemontese, sia scritta sia parlata. 

Camillo Brero è morto in una fredda giornata d’inizio gennaio, alla veneranda età di 92 anni. Ma lui rimarrà per sempre nella storia della televisione locale, per aver ideato e condotto, praticamente fino all’ultimo, la trasmissione Cognosse nostra aridtà” su “Telesubalpina”.

E Druento, la sua terra natia, ha deciso di ricordarlo a dieci mesi dalla scomparsa con una giornata, nell’ambito di “Druent Ricorda”, organizzata dal Comune di Druento e dal gruppo Alpini, con la preziosa collaborazione dell’Unitre e del corpo bandistico Santa Cecilia di Druento.

Sabato 27 ottobre, alle 10, ci sarà lo scoprimento di una targa proprio nella casa che gli aveva dato i natali, in via Roma 23. Il tutto con la benedizione da parte del neo parroco, don Simone Pansarella, e con l’accompagnamento musicale del Santa Cecilia. 

La giornata dedicata a Brero proseguirà poi in serata, alle 21, presso la sala del gruppo Alpini, in vicolo San Pancrazio 6, con il concerto in suo onore da parte della Camerata Corale Alpina “La Grangia”, con la presentazione della ristampa anastatica del volume di Carlo Marocco “Druent-Appunti di Storia”, con la prefazione che era stata curata proprio da Brero (l’ingresso alla serata è libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione). 

“Camillo Brero è stata una pietra miliare della nostra cittadina - commenta il sindaco, Sergio Bussone - grazie a lui sono stati scritti libri, dato vita a convegni, persino a trasmissioni televisive sulla lingua piemontese. Era doveroso ricordarlo in questo modo, con un gesto simbolico ma carico d’affetto per un uomo a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha fatto”.