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I sindaci e gli amministratori pubblici di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Settimo Torinese, Moncalieri, Nichelino, Beinasco, San Maurizio Canavese, Druento, Ciriè, Chivasso, Carmagnola, Rivalta di Torino, Bruino, Orbassano, Chieri, Volpiano, Bollengo, Rivarolo Canavese, Giaveno, Valperga, Airasca, San Gillio, Gassino Torinese, Trofarello e S. Antonino di Susa, si sono dati appuntamento, lunedì 30 dicembre, a Superga «come luogo simbolo – dicono i sindaci – dell'assedio che sta vivendo Torino. Stessa rappresentazione che campeggia nella Sala del Consiglio provinciale/metropolitano a raccontarci e ricordarci l'evento storico. Un assedio di debiti che si sta trasformando in svendita del capitale sociale (Iren, Trm, Sitaf, ecc). Una Torino più povera – spiegano i primi sindaci firmatari – significa una città metropolitana complessivamente più debole e fragile».

L'iniziativa vuole essere, nell’intenzione degli amministratori, un'azione con finalità di supporto a Torino, alla Città e al suo sistema di governance. L'area metropolitana, la Regione, i comuni, le aziende, i consorzi possono giocare un ruolo importante in un quadro concertato di condivisione strategica per mantenere ruoli di indirizzo e controllo, nonché risorse decisionali e prospettare crescita e sviluppo sostenibili.

«Il territorio metropolitano – concludono i sindaci – con le sue forze può risultare decisivo per sbloccare l'assedio. Come accadde nel 1706 sia le azioni nella Cittadella – Pietro Micca – sia quelle nell'intorno – Maria Bricca – portarono alla vittoria, dando di fatto avvio al Risorgimento».

Ecco il patto di Superga sottoscritto il 30 dicembre 2019:

"NOI, Sindaci e amministratori di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Settimo Torinese, Moncalieri, Nichelino, Beinasco, S. Maurizio Canavese, Druento, Ciriè, Chivasso, Carmagnola, Rivalta di Torino, Bruino, Orbassano, Chieri, Volpiano, Bollengo, Rivarolo Canavese, Giaveno, Valperga, Airasca, San Gillio, Gassino Torinese, Trofarello, Sant'Antonino di Susa sottoscriviamo in questo luogo simbolo della libertà del Piemonte, un patto di collaborazione intercomunale per fare sistema e promuovere azioni strategiche condivise per lo sviluppo sostenibile e per il progresso dell'area metropolitana torinese, impegnandoci a trasformare il prossimo decennio 2020-2030 in un nuovo risorgimento locale".