Tangenti in cambio di un iter burocratico più snello per collaudare e immatricolare le giostre dei Luna Park. E' quanto hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Vercelli e la procura vercellese nell'ambito dell'inchiesta "Luna Park", che ha portato all'arresto di 7 persone con altre 36 che risultano indagate.
Tra queste c'è anche il comandante della polizia locale di La Cassa, Claudio Asioli, che attualmente ricopre anche il ruolo di capogruppo di opposizione a Givoletto, questa mattina colpito da un avviso di garanzia.
Tutto ha avuto inizio dopo un grave incidente avvenuto a Legnano, con una giostra che risultava omolagata a Borgo d'Ale, ma, dalle verifiche, era tutto fuorchè sicura.
Di qui l'avvio dell'indagine, con il sindaco di Borgo d’Ale, Pier Mauro Andorno, che aveva segnalato la situazione ai carabinieri.
Il "sistema", a quel punto, sarebbe migrato a La Cassa, dove per l'appunto opera il comandante Asioli.
Per gli inquirenti, il tariffario era semplice: 150 euro per le giostre piccole, fino a 300 euro per quelle grandi. Tutti pagati su carte prepagate, eccezion fatta per i diritti di segreteria, che venivano pagati regolarmente in Comune.
"Stiamo cercando di capire meglio tutta questa vicenda, sotto ogni punto di vista - spiega il sindaco, Roberto Rolle - Questo tipo di attività autorizzativa è partita dal 2015 ed è sempre stata fatta alla luce del sole. Quando abbiamo appreso della notizia non ci volevamo credere. Ora faremo una indagine interna per capire se tutto sia regolare dal punto di vista amministrativo per quanto sia di nostra competenza. Sul comandante? Adesso è prematuro fare esternazioni o prendere decisioni. Anche in questo caso verranno fatte le opportune considerazioni a mente fredda".