Galleria fotografica

Volge verso la conclusione il rave party illegale che da questa notte, domenica 13 aprile 2025, è in corso all'interno dello stabilimento abbandonato della «Chemia Tau» a La Cassa.

Il bilancio parla di 500 giovani protagonisti che hanno preso parte a una notte di musica elettronica e svago.

Sul posto agenti della Polizia di Stato, carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Rivoli, personale della Digos e della Polizia Locale di La Cassa e San Gillio.

Con loro, a scopo precauzionale, anche i sanitari 118 della Croce Rossa Italiana.

Fuori dall'azienda sono stati esposti alcuni striscioni, come «Più Taz (zone temporaneamente autonome), meno sbirri» e «Mutazioni».

Al momento sono un centinaio abbondante le persone identificate e che ora rischiano la denuncia per il nuovo reato di «rave party».

Alcuni di loro hanno spiegato alle Forze dell'Ordine di essere lì per «una festa di laurea» ma, ovviamente, era una scusa.

Cosa si rischia? La Legge parla chiaro: “Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 10.000, quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa dell’inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi. È sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato di cui al primo comma, nonché di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione o di quelle che ne sono il prodotto o il profitto“».

Sono ancora in corso le perquisizioni che potrebbero portare a sequestri e denunce per altri reati.