Le strade erano due: o pagava i 500mila euro di contributi dei suoi dipendenti o pagava agli stessi gli stipendi, permettendo loro di vivere.
Giovanni Belmondo, titolare della "Dobell" di Mappano, azienda che produce a livello mondiale pennarelli e materiale di cancelleria, è stato assolto dal tribunale di Ivrea perchè "il fatto non sussiste". O, per dirla diversamente, "assolto per crisi".
Belmondo al giudice ha spiegato come se non avesse efffettuato questa scelta, sarebbe stato costretto a delocalizzare tutto in Cina perché gli istituti di credito avevano deciso di non concedere prestiti.
E anche se i dipendenti capirono il problema, accettando la situazione, il Fisco decise di bussare alla porta e chiedere conto di questo suo gesto, segnalandolo in Procura.
Venerdì la lettura della sentenza, con Belmondo che ha ascoltato le parole del giudice Ludovico Morello al fianco del suo avvocato, Luca Recami.