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C’è forte preoccupazione a Mathi per l’imminente trasformazione di «Casa Chantal», storica residenza per anziani di via Parrocchia, in un punto di accoglienza per persone migranti.

A tal punto che in questi giorni è stata avviata una raccolta firme per dire «no» al progetto di conversione della residenza, realizzata negli anni Ottanta per volere dell’allora parroco, , don Secondo Burzio.

Da tempo gestita dalla cooperativa Sanitalia Service, nel novembre 2023 la direzione di «Casa Chantal» aveva annunciato ai parenti della trentina - all’epoca - di ospiti come vi fosse l’intenzione di trasferirli a «Villa Lina», Rsa di Corio, per effettuare dei lavori non più differibili nel tempo.

«Ma quei lavori, che sarebbero dovuti durare sei mesi, non sono mai partiti. La questione non è di chi sia la colpa bensì di cosa diverrà a brevissimo giro di posta», tende a precisare Roberto Pontelli, uno dei portavoce del «Comitato Chantal Rsa» e dei promotori della petizione che si concluderà entro venerdì 24 gennaio, quando tutte le firme verranno poi consegnate al sindaco Vittorio Rocchietti.

La notizia dell’arrivo dei migranti è arrivata in «due riprese», come spiega Pontelli: «Il 23 dicembre la cooperativa indice una riunione on line per spiegarci come i nostri parenti sarebbero rimasti ancora a Villa Lina per via di alcuni rallentamenti burocratici comunali che avevano stoppato l’avvio dei lavori di ristrutturazione di Casa Chantal. E, ancora, come la stessa struttura avrebbe potuto cambiare destinazione d’uso. Ma nessuno ci ha spiegato né il motivo né la nuova destinazione». Ma nel pomeriggio dello stesso giorno, la cooperativa ha radunato i dipendenti spiegando loro come a febbraio sarebbero arrivati i migranti a Mathi.

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il sindaco ha spiegato ai consiglieri di opposizione di non essere al corrente di questo repentino cambio di destinazione d’uso dei locali e di essere fermo alla riqualificazione di «Casa Chantal» per poi riospitare tutti i «nonnini» in via Parrocchia, rimarcando come c’è la ferma volontà di tutelare il paese e la stessa Amministrazione Comunale nelle sedi opportune.

Nelle prossime settimane dovrebbe tenersi un consiglio comunale aperto al pubblico per spiegare la situazione dell’arte. Anche perchè il conto alla rovescia è ormai partito…