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“Abbiamo un miliardo e mezzo di euro che stiamo investendo in questo momento per mettere in sicurezza il maggior numero di scuole in Italia e 11 miliardi di stanziamenti in cantiere. Il problema è anche la burocrazia, i tempi con cui si realizzano gli interventi di messa in sicurezza e questo significa rivedere la burocrazia sul codice degli appalti e il modo in cui gli enti devono collaborare fra loro per fare i lavori in tempi tempestivi". 

Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha le idee chiare sulla sicurezza delle scuole italiane. Un messaggio, il suo, detto al liceo Darwin di Rivoli, in occasione della “Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole”, che si tiene in Italia il 22 novembre di ogni anno. E il 22 novembre non è una data a caso, ma è il giorno in cui, 11 anni fa, perse la vita il 17enne Vito Scafidi, ucciso dal crollo della controsoffittatura del liceo rivolese.

Questa mattina, alla presenza della viceministra Anna Ascani, della sindaca metropolitana, Chiara Appendino, del sindaco Andrea Tragaioli, dell’assessore all’Istruzione, Laura Adduce, di tanti amministratori locali e regionali, si è tenuta la marcia per le vie della cittadina, conclusasi davanti al liceo, dove è poi iniziato l'Osservatorio Nazionale sull'Edilizia Scolastica. "Abbiamo voluto riunirlo qui - spiega il ministro - per ricordare la tragedia di Vito ma anche quella di tutti i ragazzi e le ragazze che continuano a vivere in scuole non sempre all'altezza, non sempre accoglienti. Vogliamo mandare un segnale forte: sulla sicurezza nelle scuole non si scherza più e che su questa ci giochiamo la nostra credibilità come Paese”.

In prima fila anche lei, Cinzia Caggiano, la mamma di Vito, che da quel giorno ha deciso di donare ogni istante della sua vita per la battaglia sulla sicurezza nelle scuole: "Oggi finalmente la sicurezza nelle scuole è entrata nel calendario delle istituzioni, per la prima volta un ministro e un viceministro sono a Torino per questa giornata. Finalmente si convoca l’osservatorio. Ciò significa che anche le istituzioni si stanno impegnando perché i ragazzi possano andare a scuola e tornare a casa”.

La Appendino ha voluto ricordare come Torino “abbia aumentato per il 2020 i fondi per le manutenzioni scolastiche del 37%. Non è ancora sufficiente. Ma se ciascuno fa la sua parte si possono dare delle risposte”, mentre Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, tiene a precisare come l’Ente abbia “stanziato 4 milioni sul nuovo fondo per l'edilizia scolastica d'emergenza costituito dal nostro assessore Elena Chiorino. Fino a oggi i Comuni potevano contare solo sugli scarsi fondi statali, che peraltro vengono erogati con piani triennali. Ma l'incolumità dei nostri ragazzi non può aspettare”.