Tra fine agosto e l’inizio di novembre, sono già sei le chiamate per intossicazione da funghi effettuate dai pronto soccorso degli ospedali di Susa, Rivoli e Pinerolo e dirette al Sian, il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asl To3.

Si tratta, nello specifico, di dodici persone intossicate: due sono state ricoverate all’ospedale di Susa; quattro in quello di Pinerolo e sei in quello di Rivoli. Tre delle chiamate sono state dovute al consumo di funghi commestibili da cotti, ma mangiati crudi. 

Nessuna delle dodici persone è risultata grave anche se, in un caso, quello di Susa, la coppia ha avuto sintomi gastrointestinali più seri della norma. In tutti i casi, però, il personale medico ha optato per un ricovero e un periodo in osservazione, visto che alcuni sintomi da intossicazione da fungo emergono diverse ore dopo quelli classici gastrointestinali.

Ed è per questo motivo che l’Asl To3 ha deciso di rinnovare l’appello a prestare massima attenzione quando si raccolgono i funghi, dando anche dei consigli, redatti dall’ispettorato micologico dell’Azienda Sanitaria. 

In particolare, bisogna raccogliere solo le specie di cui si ha certezza. Se si hanno dubbi, l’ispettorato micologico è a disposizione, gratuitamente, presso le sedi di Rivoli di via Balegno 6, terzo piano (orari: dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 15; prenotazione ai numeri 011-9551757 o 795, dalle 9 alle 12) o Pinerolo, in via Bignone 15 (orari: dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 15; prenotazione ai numeri 0121-235411 o 5400, dalle 9 alle 12). Se vi regalano dei funghi, consumateli solo se siete sicuri che chi li ha raccolti sia un esperto. Se comprate i funghi, controllate che sulla cassetta di vendita ci sia il certificato del micologo. Gli unici funghi che possono essere consumati crudi senza conseguenze sono l’Amanita caesarea (il “reale”), gli Agarici commestibili (i “prataioli”), il Coprinus comatus (che per la sua brevissima conservabilità non è un fungo vendibile) e la Fistulina epatica (la “lingua”). Tutti gli altri devono essere cotti, anche i Boleti del gruppo edulis (i “porcini”).

Se invece è sfuggito qualcosa e si sta male? È fondamentale recarsi al pronto soccorso e non sottovalutare la situazione, nemmeno se i sintomi regrediscono. Le intossicazioni più pericolose, quelle che possono essere letali, hanno in genere due fasi: una prima fase, gastroenterica, con vomito e diarrea, e dopo una pausa in cui si sta meglio, una seconda fase epatica, che compromette il fegato e può essere molto pericolosa.