Con la morte di Maria Clara Cornelli, la 74enne di Sant’Ambrogio freddata da due colpi di pistola in un parcheggio di via Alpignano a Rivoli, salgono a quattro le vittime di femminicidio, e allo stesso tempo di omicidio-sucidio, nell'area metropolitana di Torino in questi primi mesi del 2018. 

Il primo caso è stato quello di via Coppino a Torino, il 9 marzo scorso, quando un uomo di 90 anni, Giulio Gauna, ha sparato due colpi di pistola alla moglie, Vera Sartore, di 88 anni. Alla base, motivi di salute della donna.

Poi è stata la volta di via Vajont a Rivoli, dove Ezio Panataro, 77 anni, ha ucciso l’anziana madre di 101 anni, Ernestina Malandrini. In questo caso, la motivazione che ha portato il Panataro al disperato gesto è il suo stato di salute: un tumore al pancreas, con la paura di non voler lasciare la madre da sola.

Infine in via Signorini a Torino, dove Norberto Ranauro, 82 anni, ha sparato alla moglie, Luciana Savonitto, di 83 anni. In una lettera il perché del gesto: lei era ammalata di Alzheimer e lui non riusciva più a gestire la situazione.