Si terranno mercoledì mattina, 11 gennaio 2023, alle 10, i funerali di don Ugo Borla, parroco di Robassomero.
Oggi, lunedì 9 gennaio, e domani, martedì 10 gennaio 2023, la camera ardente allestita nella parrocchia di Robassomero con veglie di preghiera dalle 20.30.
In queste ore, tanti i messaggi di cordoglio per un prete molto apprezzato in ogni cittadina dove ha portato avanti la sua missione: da Torino, dove fu vicario parrocchiale alla San Giorgio Martire (1988-1993); a Caselle, sia a Santa Maria sia a San Giovanni Evangelista (1993-1995) e poi per 27 anni, fino al suo decesso, a Robassomero, dove era parroco a Santa Caterina Vergine.
"Ieri mattina, le ultime messe a Vallo - con i coscritti e il diacono Domenico Nardella - e a Robassomero. Poi un pomeriggio di contatti con tanti parrocchiani, di attività verso una nuova settimana. Ieri sera l'infarto e la morte che, e lui ci credeva, 'lo apre a Vita nuova'", lo ricorda con affetto e stima Marco Bussone, presidente di Uncem.
Tra il 2019 e il 2021 ha anche assunto l’incarico di amministratore parrocchiale e legale rappresentante a Cafasse e Vallo Torinese. Dal 2019 era moderatore dell’Unità Pastorale 33 (quella di Cafasse). Per un periodo è stato anche assistente religioso del presidio ospedaliero di Ciriè-Lanzo.
"È stato un punto di riferimento per molti di noi e ha cresciuto molte generazioni di Robassomeresi. Mancherà molto a tutti ma i suoi insegnamenti e la sua storia rimanerrano nei cuori di tutti noi", lo ricorda tutta l'amministrazione comunale, con in testa il sindaco Lia Mangani.
Toccante il ricordo di Antonio Massa, ex sindaco di Robassomero: "In tutti gli anni in cui sono stato sindaco, don Ugo è stato un vero punto di riferimento. Tante le opere portate avanti assieme. Come, ad esempio, la ristrutturazione dell'ex edificio San Carlo. Una ristrutturazione avvenuta assieme ai fedeli. E poi, ancora, il rinnovamento dell'oratorio e la realizzazione del campo per far giocare e socializzare i giovani della nostra cittadina. È morto troppo presto. Una persona come don Ugo mancherà a tutti, anche a chi non frequentava sistematicamente la chiesa. Non sarà facile prendere la sua eredità".