Tutte San Gillio e Venaria sono in festa per la vittoria delle ragazze della spada italiana, vittoriose nel tempo supplementare grazie alla stoccata decisiva di Alberta Santuccio.
Se Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria sono salite sul gradino più alto del podio, il merito è tutto del loro commissario tecnico, il sangilliese (anche se è nato a Venaria Reale) Dario Chiadò.
Una laurea in Scienze Politiche, si è sempre occupato di comunicazione e marketing e, parallelamente, ha coltivato la passione per la scherma, diplomandosi Maestro di Scherma nel 1993. La sua vita è sempre stata l’Accademia Scherma Marchesa, a Torino. Ovvero i primi passi verso la collaborazione, iniziata nel 1996, con la Federazione e come tecnico federale.
Ha partecipato alle Olimpiadi di Rio nel 2016 e di Tokyo nel 2021. Dal settembre 2021 è Commissario Tecnico della Nazionale
Come racconta la stessa Federazione, questo è il primo oro olimpico nella storia della spada femminile italiana e il 50esimo oro per l'Italia nella scherma ai Giochi Olimpici.
Le spadiste italiane hanno conquistato il podio in tutti i grandi eventi internazionali dal 2022 al 2024, inclusi Mondiali, Europei e ora anche le Olimpiadi. È la terza volta che l'Italia sale sul podio olimpico nella spada femminile a squadre, dopo l'argento ad Atlanta 1996 e il bronzo a Tokyo 2020.
E il merito è anche suo. Di Dario Chiadò, da Venaria prima e ora - con tanto orgoglio - da San Gillio.