Novantotto candeline per il Gruppo Alpini di Venaria. E questa mattina, domenica 26 maggio 2024, nella sede di via IV Novembre si è tenuta una grande festa annuale, alla presenza del capogruppo Vittorio Sabucco, del sindaco Fabio Giulivi, del presidente del consiglio comunale Giuseppe Ferrauto e dell’assessore Luigi Tinozzi.
Tante le associazioni presenti. A partire dai gruppi Alpini di Druento, Robassomero, Cirié, Viù e Torino Madonna di Campagna. Ma anche Anpi, Avis, Marinai e Protezione Civile. Tutti con il labaro associativo.
A portare il loro saluto anche l’Arma dei Carabinieri, e in particolar modo la stazione di Venaria.
Dopo il rinfresco, l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al monumento presente alla vicina rotatoria di corso Papa Giovanni XXIII, il capogruppo Vittorio Sabucco ha ricordato Teresio Bollito, recentemente scomparso a 99 anni.
Ma con il suo discorso ha voluto "pungolare" soprattutto le nuove leve, specie visto l'imminente traguardo dei cento anni: «Siamo sempre più proiettati verso il centenario. E per questo saranno necessari la presenza, l’esperienza e il sacrificio di tutti per mettere in moto l’evento. Il regalo più bello per i cento anni sarebbe quello di avere l’aiuto di forze fresche, di giovani. Oggi ci godiamo i primi 98 anni, trascorsi con fierezza e onore. Sempre con il nostro cappello d’Alpino. Con etica e la dignità di essere italiani, come da noi appreso durante la naja».
«Impegno, tenacia, cuore, coraggio, senso di appartenenza al territorio, amore per la Patria. Sono questo e molto altro i nostri alpini, una presenza capace di arricchire con il loro impegno un'intera comunità. A loro va il nostro grazie e gli auguri di buon compleanno», sottolinea il sindaco Giulivi.
La giornata di festa si è poi conclusa con la Santa Messa officiata da don Ezio Magagnato, volto amico delle «Penne Nere», e con il pranzo sociale.
Alice Cangi