Raffica di controlli e mattanza di sanzioni da parte degli Ispettori del Lavoro nelle attività commerciali di Venaria, in particolar modo nei due principali assi, ovvero viale Buridani e via Mensa e, a campione, in qualche attività delle vie limitrofe.
Controlli durati ore, dove gli Ispettori hanno voluto verificare se titolari e personale avessero svolto attività di formazione, visite mediche di idoneità al lavoro, se il personale fosse tutto in regola ma, soprattutto, se ogni esercizio commerciale fosse in possesso della documentazione necessaria. Come il «Dvr», il «Documento di Valutazione dei Rischi» e la nomina dello «Rspp», ovvero il «Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione», persona che viene nominata dal datore di lavoro per coordinare, sotto la sua responsabilità, il servizio di prevenzione e protezione.
Dopo i controlli, iniziati lunedì e proseguiti almeno fino a mercoledì pomeriggio ma non è escluso possano proseguire anche oggi e nei prossimi giorni, le sanzioni comminate sono da capogiro.
Perchè quelli più «fortunati» se la sono cavata con 3.500-4mila euro. Ma in tutti gli altri casi hanno raggiunto e superato i 10mila euro. In un caso, dalle verifiche fatte, le sanzioni sono state superiori ai 20mila euro.
E non sono mancate le chiusure temporanee delle attività, disposte dall’Ispettorato per permettere agli esercenti di correre ai ripari e iniziare l’iter di «rimessa in regola». Con altri ingenti esborsi di soldi.
La mancata elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi può comportare gravi sanzioni per il datore di lavoro. Nello specifico: una ammenda da 2.457,02 a 4.914,03 euro. Mentre la mancata nomina dello Rspp può portare a sanzioni variabili da un minimo di 3mila fino a 15mila euro.