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"È nostra, è della squadra, è di una nazione che sa sognare in grande. Ci siamo regalate un sogno e vi abbiamo regalato la 40 esima medaglia di una spedizione mai così vincente. Dimmi che è l’anno dell’Italia senza dirmi che è l’anno dell’Italia". 

Così la venariese Alessia Maurelli, capitana della squadra azzurra di ginnastica ritmica femminile pochi minuti dopo aver conquistato e indossato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La quarantesima medaglia di questa spedizione azzurra che rimarrà nella storia. 

Le azzurre Alessia Maurelli, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Martina Centofanti e Martina Santandrea, dirette da Manuela Maccarani, sono bronzo alle spalle di Bulgaria e Russia. Ovvero il meglio di questa disciplina.

E si torna sul podio nove anni dopo l'ultima volta. Dimenticando il quarto posto di Rio, dove Alessia c'era.

Da tempo gira l'Italia: tra Occhiobello, in provincia di Ferrara, Milano e Roma. Rappresentante dell'Aeronautica Militare, Alessia è e si sente venariese: lo zio è l'ex consigliere comunale ed assessore, Salvatore Borgese. 

Il prossimo 23 settembre, verrà ricevuta - alla pari di tutta la delegazione azzurra - al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la cerimonia della riconsegna del tricolore. 

Sempre a settembre, in una data da concordare, sarà ricevuta a Palazzo Civico dal sindaco Fabio Giulivi e dall'assessore allo Sport, Luigi Tinozzi. 

"Vogliamo ringraziare pubblicamente Alessia per questo straordinario traguardo. Una venariese che ha lasciato la città per seguire il suo sogno, diventato realtà all'alba di oggi. E noi siamo tanto orgogliosi di lei", commenta il sindaco Giulivi.