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Non godono di buona salute le palestre cittadine. In questi giorni, è stata chiusa la palestra della Rigola per via di problemi di infiltrazioni e che in questi giorni porteranno ad un intervento straordinario. 
 
"La situazione delle palestre cittadine è sicuramente complessa. Strutture vecchie dove si sono susseguiti nel tempo interventi tampone che non hanno mai risolto i problemi che puntualmente si ripresentano. Da quando ci siamo insediati abbiamo affrontato diverse questioni", sottolineano il sindaco Fabio Giulivi, l'assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Di Bella, l'assessore alle manutenzioni Marco Scavone e l'assessore al Bilancio, nonché vicesindaco, Gianpaolo Cerrini.
 
E Giulivi fa un lungo elenco: "Nella palestra della Don Milani le infiltrazioni dalla copertura danneggiano anche i pannelli del controsoffitto che si disgregano e precipitano a terra, oltre ad un problema sul riscaldamento che ha tenuto al freddo la struttura. La palestra ex Faldella di via Sciesa necessita di rifacimento della copertura ( in passato sono stati eseguiti solo interventi limitati) ed ha problemi all'impianto di riscaldamento. In questi caso interveniamo subito con la chiusura delgli impianti per evitare problemi ai bambini, agli insegnanti e agli atleti che dovrebbero utilizzarle. L'impegno dell'Amministrazione è quello di rivedere il sistema di manutenzione delle caldaie che presenta problemi sui tempi dell'intervento troppo dilatati. Inoltre vorremmo mettere in campo un piano di reale miglioramento della sicurezza di queste palestre che, oltre a problemi sugli impianti, hanno spogliatoi e bagni imbarazzanti. Prima di pensare ad impianti faraonici per lo sport partiamo dalla messa in sicurezza delle nostre palestre, sono la base di qualsiasi sport".
 
Il sindaco ricorda come siano "diversi i programmi di riqualificazione energetica degli edifici che saranno avviati a breve, a diversi livelli, cui la città aderirà con progetti per migliorare non solo la sicurezza degli impianti ma anche il confort e la versatilità di utilizzo. Lo dobbiamo ai nostri figli ed anche alle tante associazioni sportive venariesi che le utilizzano ma che fanno fatica ad immaginare un calendario condiviso tra emergenza Covid ed inagibilità improvvise".