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«Traffico di sostanze stupefacenti all'interno del carcere» e «accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti».

Queste le accuse mosse ai danni di 116 persone nell'ambito di una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Torino congiuntamente con il NIC - Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Torino e coordinata dalla Procura di Torino.

Dalle prime ore di questa mattina, martedì 25 febbraio 2025, i militari dell'Arma hanno perquisito carceri e abitazioni nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con esecuzione di decreti di perquisizioni sia presso private abitazioni che in istituti di pena.

Sono 64 le perquisizioni compiute. Nel Torinese in particolare sono state effettuate perquisizioni a Moncalieri, Venaria e Caselle. Tra i denunciati figurano 32 persone di nazionalità straniera.

L'indagine ha permesso di far scoprire come all'interno del carcere di Torino entrasse non solo la droga ma anche i cellulari, spesso grazie alla collaborazione di parenti e amici.

Cellulari che servivano per gestire il traffico di droga all'interno e all'esterno della casa circondariale.