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La morte di Cinzia D'Aries, la 51enne uccisa dal marito, Piero Quartuccio, con cinque coltellate, ha lasciato senza parole e con tanta rabbia l'intero palazzo di via Gozzano 3 a Venaria Reale, teatro del femminicidio consumato nella tarda serata di sabato 8 febbraio 2025.

I residenti, scossi per l'accaduto, raccontano come spesso «sentissero Cinzia e Piero litigare» e come qualche volta abbiano sentito dire a Quartuccio «adesso uccido Cinzia».

Anna, una vicina, non riesce a crederci: «Pietro lo ripeteva spesso ultimamente. E io gli dicevo di smetterla di dire queste frasi stupide e gli spiegavo come sua moglie fosse preziosa per lui».

Una frase che avrebbe ripetuto anche da altri condomini. Ma nessuno di loro ha mai creduto realmente a questa frase e pensato di avvisare i carabinieri.

«Erano venuti ad abitare qui qualche anno dopo di me. E spesso venivano da me a mangiare. Se li ho aiutati? Per quanto potevo, ogni tanto davo loro dei soldi. E me li hanno sempre restituiti», ricorda Anna che spiega come i litigi avvenissero esclusivamente tra le quattro mura domestiche dell'appartamento, ora sotto sequestro dalla procura di Ivrea.

«Quando li vedevamo in giro, con lei che spingeva la carrozzina di lui, sembravano una coppia felice. Andavano a fare le compere quasi ogni giorno quando Cinzia non era impegnata ad accudire una signora al primo piano. Nessuno di noi si sarebbe aspettato una fine così triste. Quando abbiamo visto i carabinieri, l'ambulanza, i vigili del fuoco abbiamo pensato a tutto tranne che Pietro avesse ucciso Cinzia», spiegano altri vicini.