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Da questa mattina, venerdì 11 aprile 2025, Venaria ha un giardino intitolato alla figura di Teresa Seita.

Nata a Barbania nel 1906, Seita era una operaia che da giovane si era trasferita a Venaria Reale, sposando la causa partigiana dopo essersi iscritta al Partito Comunista.

Portava messaggi, denaro, corrispondenze di ogni tipo rischiando a più riprese la vita. Fino a quando i nazifascisti, nel 1945, riuscirono a catturarla per torturarla e stuprarla.

«Una donna che ha subìto tante sofferenze anche di carattere psicologico e che è stata rinchiusa per anni in manicomio per colpa degli orrori delle guerre e delle violenze patite», sottolinea il sindaco Fabio Giulivi, presente all'inaugurazione assieme al presidente dell'Anpi venariese, Carlo Iandolino, e al presidente provinciale dell'Anpi, Nino Boeti.

Con loro le scuole del territorio e i rappresentanti delle associazioni Anpi di Venaria Reale e Barbania, della Protezione Civile, del Coro Tre Valli e degli Alpini. Ospite d'eccezione un'altra staffetta partigiana, Maria Marangoni.

«Per troppi anni, questa Città ha avuto una dimenticanza: non ricordarla dignitosamente. Grazie all’Anpi del presidente Carlo Iandolino e alla Commissione Toponomastica, che ha fatto un grande lavoro, ora questa dimenticanza non esiste più. E, con lei, tante altre donne sono state ricordate per il loro impegno nel migliorare o la nostra Città o l’Italia.

La scelta di questo luogo non è casuale: è un giardino che si affaccia su via Mensa, un altro simbolo della Resistenza e della lotta di Liberazione.

Intitolare un giardino ha una forza simbolica importante: un parco è un luogo fruito soprattutto dai giovani che, a breve, grazie a «QR Code» potranno scoprire, con il telefonino, tutta la storia di Teresa grazie al lavoro di Riccardo Ritiri, da sempre valore aggiunto dell’Anpi.

Venaria è Medaglia di Bronzo al Valore Civile per lo slancio di generosità di tanti cittadini che hanno combattuto, in vario modo, per la Liberazione.

E se oggi viviamo in un paese libero e democratico lo dobbiamo a chi ha combattuto facendo una scelta precisa. Proprio come Teresa Seita», conclude il primo cittadino della Reale.