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Fuori dalla scuola primaria «Di Vittorio», il «Matitone» come tutti la conoscono, da qualche giorno a questa parte si possono vedere dei bellissimi disegni fatti dai giovani studenti e dalle giovani studentesse dove vengono raffigurate delle gambe - di persone - che indossano delle scarpe.

Ma di cosa si tratta? Dell'iniziativa «Mettiti nelle mie scarpe»: un invito a camminare nelle scarpe di un'altra persona e di ascoltare la sua storia. Si tratta di un'opera d'arte interattiva della «Fondazione Empatia Milano» e che prevede l'installazione di una gigantesca scatola di scarpe dove è possibile scegliere e indossare un paio di calzature per «camminare "nelle scarpe degli altri" ascoltando la storia raccontata dalla voce del protagonista», spiega la referente del progetto, la maestra Maria Teresa Miglietta. 

«Lasciandomi ispirare da questo progetto, ho deciso di portare avanti con i bambini un confronto legato all'empatia, anche attraverso la lettura di favole che potessero aiutarli a mettersi nei panni degli altri. Ne abbiamo parlato insieme in classe e i miei alunni hanno realizzato delle coloratissime tavole con tempere e uniposca, a testimonianza dell'impegno a mettersi il più possibile nei panni degli altri, anzi, nelle scarpe, per cercare di capirne il punto di vista e le emozioni. 

Sono convinta che l'empatia si possa imparare e quindi insegnare. Ma non è un processo facile e soprattutto non si finisce mai di imparare... si migliora! Per questo motivo ci diamo l'obiettivo di svilupparla e allenarla il più possibile».