Per la scuola Barolo di Venaria Reale sono giorni di festa. Da una parte per il Natale, con il successo dello «Spettacolo di Natale», nella chiesa di Sant’Uberto, dove i bambini si sono esibiti alla presenza del sindaco Fabio Giulivi, dell'assessore alla Cultura, Marta Santolin, del consigliere Pino Capogna, e di un centinaio di genitori, nonni e zii.
Uno spettacolo davvero unico, incentrato sullo sport e su «Immaginaria», il Natale della Reale. E tra canzoni dei Queen, di Elisa, ecco anche la «sfida» di hockey tra «Stelle Polari» e «Pattini infuocati» all'interno della Galleria di Diana che misteriosamente è diventata una lastra di ghiaccio. Una sfida vinta dalle «Stelle Polari» anche grazie all'aiuto di «Regina Cerva» che ha permesso alla Reggia, alla Mandria e alla Città di tornare a splendere e togliere per sempre la coltre di neve e ghiaccio che la attanagliava da tempo.
Una storia che si è conclusa nel migliore dei modi e che ha permesso a tutti di riflettere sull'importanza di essere buoni e di abbattere ogni tipologia di barriera.
Ma la grande novità è che dal prossimo anno scolastico, ad Altessano sorgerà la scuola media Barolo. L'annuncio è stato dato durante lo spettacolo e confermato anche dal consigliere Pino Capogna:
«Lo abbiamo accarezzato come si fa con i desideri più belli. Più volte ci siamo illusi, incassando cocenti delusioni. Arrivando, ogni volta, ad un passo. Credendo di avercela fatta, ma poi sempre qualche intoppo, equivoco, incomprensione ci riportava indietro. Ci costringeva a ricacciare in gola quello che invece avremmo voluto urlare a tutti. Ci obbligava a ripartire. Ad immaginare nuove soluzioni. Sempre in tanti si sono spesi ognuno a suo modo. Con i propri limiti, intuizioni. Dedicando tempo, togliendone un sacco alla famiglia, al lavoro. Non ci siamo scoraggiati mai. Abbiamo interessato e coinvolto tutti: dal consiglio d'amministrazione dell'Opera, fino al Vescovo, il Cardinale Roberto Repole. Con schiettezza e rispetto. Con sincerità. Con un un progetto. E soprattutto con quell'entusiasmo di chi vuole raggiungere il suo sogno. Alleati indispensabili sono stati, prima Don Danilo ed ora Don Enrico.
Sapevano che non sarebbe stato facile. Anzi eravamo tutti consapevoli che la strada sarebbe stata in salita. Che questa nostra ostinazione poteva minare la nostra credibilità, e persino passare per una sterile ossessione.
Un giorno alla volta. Un passo alla volta abbiamo incassato e superato ogni ostacolo, diffidenza, cattiveria. E contagiato ogni interlocutore dell'Opera Barolo, primo fra tutti l'avvocato Luciano Marocco, ma anche l'ingegnere Francesco Domanico, la professoressa Anna Maria Poggi. Fino a trovare il pieno sostegno anche della dottoressa Silvia Petricci e del dottor Gian Paolo Masone.
Questo dolce sogno ci ha fatto ingegnare, immaginando anche il coinvolgimento naturale della parrocchia San Lorenzo e della Città.
Ci ha fatto disperare e piangere.
Quel sogno così perseguito oggi non è più un sogno. Da settembre 2025 la scuola Barolo avrà anche le 'medie' e Venaria potrà contare su un'ulteriore opportunità formativa, educativa. Mettiamo un primo mattoncino su cui crescere. Insieme.
Grazie alla direttrice Gloria Rossini, per il suo impegno e dedizione, ai 'don' che ci hanno sostenuto non solo con la preghiera, all'Opera che ha scelto di continuare ad investire in questo territorio, ad ogni famiglia per la fiducia che continua a riporre ed ad ogni altro componente dell'associazione dei genitori perché senza ciascuno di loro sarebbe stato ancora più complicato.
Si parte: il viaggio è solo all'inizio».