Sciopero, questa mattina, martedì 3 ottobre 2023, dei lavoratori dello stabilimento Gts della Magneti Marelli di viale Carlo Emanuele II.
I lavoratori, assieme ai rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR, si sono fermati per otto ore, con presidio davanti ai cancelli dalle 8 alle 12.
I sindacati sono preoccupati per il futuro, visto che il ramo della produzione di sistemi di scarico sarà delocalizzato fra Caivano e la Polonia, con i 70 lavoratori in forza a Venaria che saranno trasferiti nello stabilmento venariese della "Lighting" di via Cavallo.
«A Venaria si apre una fase di grande incertezza dovuto anche ai licenziamenti collettivi degli ultimi due anni. Dovremo anche monitorare il futuro, inteso come destinazione, di 500 persone fra ingegneri e impiegati tecnici che per ora rimarranno qui ma prossimamente potrebbero anche essere dislocati altrove», spiegano in coro i sindacalisti (tra cui Antonino Inserra della Fiom; Francesco Citrato della Fismic e Onofrio D'Apote, Enza Roccaro e Angelo Raimondo della Uilm, che hanno già richiesto la convocazione di un tavolo di confronto con la Regione.
Stamane anche la politica ha incontrato i lavoratori. A partire dal sindaco Fabio Giulivi, dal vicesindaco Gianpaolo Cerrini e dall'assessore al Lavoro, Monica Federico. Presenti anche la consigliera metropolitana e comunale Rossana Schillaci e gli altri consiglieri di opposizione Alessandro Brescia, Raffaele Trudu, Mariachiara Catania e Davide De Santis.
«Siamo in attesa, nelle prossime ore, della convocazione del tavolo tra Regione, Azienda, Città e sindacati per conoscere il piano industriale, ottenere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e per ribadire la preoccupazione dovuta al depauperamento professionale conseguente alla cancellazione delle competenze legate al settore Gts nel territorio torinese. La Città è al fianco di tutte le lavoratrici e i lavoratori, preoccupati per le mancate risposte aziendali, e porterà avanti qualsiasi iniziativa utile a salvaguardare i posti di lavoro», commenta il sindaco Fabio Giulivi.
I gruppi di opposizione, nelle ultime ore, hanno anche presentato una mozione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale in cui si chiede al sindaco e alla giunta di «contattare e audire la dirigenza della società per capirne i piani futuri; di audire le sigle sindacali per capire lo stato di fatto delle cose e avere report dei tagli previsti ed effettuati
al 30 giugno, con particolare attenzione alla continuità della produzione venariese; attivarsi presso le sedi opportune affinchè vengano attuate tutte le misure possibili per garantire la continuità occupazionale e produttiva di Venaria; e di coinvolgere il comune di Torino, la Regione Piemonte, il Governo e i sindacati per fare un'azione congiunta, al fine di
invertire la rotta, rimuovere eventuali ostacoli e dare un messaggio chiaro: Venaria, il Piemonte e l’Italia sono territori
in cui investire e non limoni da spremere».