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Una mostra capace di raccontare il paesaggio e il contatto tra uomo e natura che soltanto John Constable è stato in grado di realizzare con le sue pitture, fra gli artisti del suo tempo, insieme a William Turner. Entrambi pittori del romanticismo che si contesero il titolo di miglior paesaggista nella scuola britannica.

Ed è proprio alla Reggia di Venaria che si rinnova la sfida fra i due pittori dell’800, con l’esposizione monografica «John Constable-Paesaggi dell’anima». Un progetto espositivo - il primo in Italia - organizzato dalla Tate, Uk di Londra nell’ambito di una partnership con la Fondazione Torino Musei e con la GAM Galleria d’Arte Moderna di Torino, che ha l’intento di ripercorre in ordine cronologico la vicenda artistica del “gigante” dell’arte romantica.

«La mia più grande ambizione era vedere una mostra di Constable in Italia», ha dichiarato la curatrice, Anne Lyles al taglio del nastro, avvenuto ieri martedì 25 ottobre 2022, in Sala Diana, alla presenza del presidente del Consorzio Residenze Reali Sabaude, Michele Briamonte; del direttore Guido Curto; e dell’assessore alla cultura di Venaria, Marta Santolin.

«La mostra si rivela un continuum con l’indagine avviata nel 2021 sul tema del paesaggio, che già la Reggia aveva proposto con la mostra dedicata al paesaggio, “Una infinita bellezza” ma questa volta è dedicata alla natura vista dagli occhi di Constable, il massimo esponente della pittura romantica», spiega Curto.

Nella Sala delle Arti è stato realizzato un percorso espositivo che raccoglie più di cinquanta opere del celebre pittore, articolata in sei sezioni. Si parte da Suffolk dove l’artista aveva trascorso la sua infanzia e le opere dedicate come “The cornfield”.  Si possono trovare anche, bozzetti, schizzi, acquerelli e  dipinti di piccole dimensioni realizzati en plein air, in modo precocemente impressionista dove c’è tutto lo studio della luce e la traduzione in pittura degli agenti atmosferici, per arrivare ai più importanti e vasti paesaggi romantici, quali la celebre veduta di Stratford Mill, raffiguranti luoghi nelle immediate vicinanze del villaggio natio dell’artista, Dedham Vale, nella contea del Suffolk.

A differenza del collega Turner dei suoi paesaggi spesso selvaggi e inquieti, Constable aveva dipinto i luoghi dove aveva vissuto soggiornato ed emerge una natura accogliente e rassicurante.

Tra le celebri pitture, per citarne alcune, si possono trovare “La cattedrale di Salisbury, vista dai prati”, “The Opening of Waterloo Bridge”. Ed è proprio su quest’ultima opera con cui l’artista entrò in disputa con Turner.

E ancora, sono presenti quadri di pittori, e in alcuni casi, concorrenti, come Turner, John Linnell, Benjamin West e altri il cui lavoro s’intreccia e confronta con quello di Constable.

Dopo questa tappa alla Reggia di Venaria, le opere torneranno al Tate Museum e per lungo tempo non saranno più visibili fuori dall’Inghilterra. “John Constable-Paesaggi dell’anima” si potrà visitare fino a domenica 5 febbraio 2023. Ed è consigliata la prenotazione online.

Per informazioni: 011-4992333; www.lavenaria.it.

Silvia Iannuzzi