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Da oggi, venerdì 6 ottobre 2023, l'Unitre ha ufficialmente la sua nuova "casa". Si trova in via Zanellato al civico 16, dove una volta erano presenti il Cup e il centro prelievi dell'Asl To3.

Finisce, quindi, la storica avventura nei locali di via Nazario Sauro, che in un futuro prossimo diventeranno la "casa" del Centro per l'Impiego.

Al taglio del nastro - oltre ad una nutrita rappresentanza di amministratori venariesi, con in testa il sindaco Fabio Giulivi - c'era il presidente dell'Unitre Venaria, Giuseppe Lumetta. L'Unitre è l'associazione più "corposa" della Reale dall'alto dei sui 700 soci e 100 docenti.

"Oggi è un grande giorno per l'Unitre Venaria. Abbiamo una casa più grande, accogliente, con una sala conferenze da 60 posti, una sala informatica, cinque aule, altri spazi nel sotterraneo. Una casa luminosa, bella, dotata di defibrillatore e lavagne multimediali, dove è stata importante la grande mano data dai nostri volontari nel dare il colore all'interno, sulla cancellata, nelle rifiniture e in tutte le migliorie. A loro va il mio personale grazie", commenta Lumetta.

Presente anche il presidente dell'Unitre nazionale, Piercarlo Rovera; il direttore del Distretto Area metropolitana Nord dell'Asl To3, Paola Maina; l'assessore all'Associazionismo e volontariato, Gianpaolo Cerrini; l'assessore al Turismo e Commercio, Monica Federico; il Direttore della Reggia di Venaria, Guido Curto.

«Abbiamo lavorato duramente insieme al Presidente Giusuppe Lumetta e al suo direttivo, l'Asl To3 e la Città. Un modello di relazione positivo tra enti pubblici, tecnici, associazioni e volontari che ha consentito in breve tempo di poter procedere allo spostamento in un luogo che ormai ospitava solo più attività residuali. L'UniTre ha affrontato un grande sforzo economico ottenendo un risultato straordinario che non potrà che far crescere ulteriormente l'associazione stessa. L'ASL, presente oggi con la Direttrice di Distretto Paola Maina e i suoi tecnici, ha mostrato una grande disponibilità verso le esigenze dell'Amministrazione comunale. Potrà partire ora il grande domino degli spostamenti: una visione ambiziosa del futuro della città che vedrà la valorizzazione del patrimonio pubblico abbandonato (di proprietà demaniale, comunale e dell'Asl) e che restituirà al territorio nuovi servizi e spazi sempre più funzionali», commenta Giulivi.