Numeri positivi per la Reggia di Venaria durante le festività natalizie.
Dal 26 dicembre 2024 a oggi, 6 gennaio 2025, i visitatori sono stati 36.905, con un incremento di 3mila presenze rispetto alle medesime festività dello scorso anno (che finivano domenica 7 gennaio, con dunque un giorno in più).
Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude ricorda come la mostra in corso su Blake continuerà fino al prossimo 2 febbraio 2025, mentre quella su Tolkien fino al prossimo 16 febbraio 2025.
Intanto è ormai tutto pronto per vivere al meglio il nuovo anno culturale alla Reggia. In primavera, infatti, sbarcherà la mostra dedicata alle Magnifiche collezioni. Arte e potere della Genova dei Dogi (titolo provvisorio), prevista dai primi di aprile a settembre nelle Sale delle Arti e realizzata in collaborazione con i Musei Nazionali di Genova – Palazzo Spinola e Galleria Nazionale della Liguria.
Le straordinarie raccolte d’arte di alcune delle più importanti famiglie del patriziato genovese (i Pallavicino, i Doria, gli Spinola, i Balbi) conservate a Palazzo Spinola di Pellicceria, giungeranno alla Reggia di Venaria insieme alle più recenti acquisizioni dei Musei Nazionali di Genova con prestiti da altri musei e collezioni private.
La prima mostra del 2025 alla Reggia di Venaria sarà caratterizzata dalle opere di Peter Paul Rubens, Antoon Van Dyck, Orazio Gentileschi, Guido Reni, Carlo Maratta, Luca Giordano, e poi ancora Hyacinthe Rigaud e Angelica Kauffman, oltre ai maestri della grande scuola figurativa genovese come Bernardo Strozzi, Domenico Piola, Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto e Gregorio De Ferrari.
Attraverso un centinaio di opere tra dipinti, sculture, argenti e arredi del Sei e Settecento, si proporrà un percorso espositivo riferito alle raccolte del palazzo poi divenuto museo, ma anche il racconto del secolo d’oro di Genova “la Superba”, teatro del Barocco, antica repubblica retta dai dogi, con la sua regalità e fasto.
La mostra continuerà il grande filone dedicato alla storia, all’arte e alla cultura delle corti e alla rappresentazione della loro magnificenza che la Venaria Reale sta perseguendo da tempo.