Altri 250mila euro da destinare alle scuole piemontesi per la promozione della Lis, la Lingua italiana dei segni.

Lo ha deciso la Regione Piemonte, nell'ottica di valorizzare ulteriormente una lingua che, dal 2021, è riconosciuta a tutti gli effetti dallo Stato. L'obiettivo dell'Ente è quello di «garantire pari opportunità di accesso alla comunicazione, istruzione e lavoro», come precisa l'assessore regionale all’Istruzione e al Merito, Elena Chiorino.

L’incremento di risorse si è reso necessario visto l'aumento di richieste da parte delle scuole, che hanno evidenziato la necessità di attivare azioni formative finalizzate al sostegno didattico/educativo delle persone sorde.

E sono state ben 17 le domande di contributo. Nella nostra zona, sono stati assegnati a queste scuole: 

  • Istituto Comprensivo Borgata Paradiso di Collegno, che ha ottenuto oltre 35mila euro; 
  • Istituto Comprensivo Collegno III, che ha ottenuto oltre 16mila euro;

  • Istituto Superiore Curie Levi di Collegno-Grugliasco, che ha ottenuto oltre 18mila euro;

  • Istituto Comprensivo Collegno Marconi, che ha ottenuto oltre 18mila euro;

  • Istituto Romero di Rivoli, che ha ottenuto oltre 12mila euro.

“Potenziamo ogni strumento a nostra disposizione per favorire l’inserimento degli studenti con disabilità linguistiche, partendo proprio dalla scuola  – prosegue – ritengo fondamentale investire tutte le risorse necessarie per valorizzare le progettualità destinate all’uso della Lis in classe, promuoverne l’acquisizione e la diffusione perché solo così facendo si favorisce l’inclusione e l’autonomia degli studenti sordi.

Come Regione siamo stati i “pionieri” di un percorso in evoluzione che ha portato alla sottoscrizione del primo regolamento regionale per la promozione della lingua dei segni e ha registrato investimenti importanti per lo sviluppo di progettualità a scuola. La nostra Regione è nota per le due scuole bilingue di Cossato e l’Isis Magarotto di Torino che sono ormai diventate un riferimento nazionale: merito di un impegno congiunto tra istituzioni e territorio che ha come unico obiettivo l’abbattimento di quelle barriere fisiche e linguistiche che impediscono a persone con disabilità di poter accedere a tutti quegli strumenti utili per la loro formazione e per il loro percorso lavorativo”.