Monta la protesta, a Collegno, per l'ennesimo sgombero intimato dal Comune, attraverso l'Ufficio Edilizia, per la presenza di baracche in viale Certosa, via Sassi, nel parcheggio di corso Cervi.
Per la precisione, in viale Certosa sono state scoperte una tenda da campeggio e due capanne di legno e una moltitudine di passeggini e altri oggetti.
Tre strutture, di materiale vario, in via Vittorio Sassi: "I baraccamenti risultano mascherati da fronde, rami e sterpaglie", si legge nella ordinanza.
Nel terreno adiacente il parcheggio di corso Fratelli Cervi angolo via Vittorio Sassi, infine, "risultano essere insediati ignoti in una tenda da campeggio", si legge ancora nell'ordinanza dove emerge anche un altro dettaglio: "Le aree risultano facilmente accessibili in quanto solo parzialmente recintate e non risultano controllate da parte delle proprietà in modo tale da garantirne il decoro e ad evitare l’abbandono di rifiuti da parte di terzi", che "dai sopralluoghi è emerso che lo stato di degrado dei lotti lascia spazio ad occupazioni abusive tramite realizzazione di baracche ed abbandono di materiali vari, calcinacci, scarti di lavori edili, rifiuti solidi urbani, e terra che insieme a rovi e residui di sfalci e potature creano dei cumuli di materiali vari".
Critico Alberto Romeo, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, che da poco ha nuovamente denunciato la questione attraverso un esposto alla Forestale: «Se non viene messo in sicurezza l’ecocentro sarà tutto inutile. La devono smettere di essere complici lasciando che prendano i materiali dal sito di stoccaggio rifiuti e poi fanno le ordinanze per lo sgombero».
Gli fa eco il consigliere di opposizione Fabrizio Bardella: «Oltre a non proteggere dai furti l'ecocentro, non viene nemmeno fatta rispettare la norma del regolamento di polizia urbana che prevede una recinzione effettiva per tutte quelle aree private che possono essere cagione di abusi».