Sono tre i Comuni della nostra zona che hanno ottenuto un contributo da parte dell’assessorato a Istruzione e merito della Regione Piemonte per attivare il prolungamento dell'orario di apertura degli asili nido, mantenendo invariate le tariffe per le famiglie.
Si tratta di Collegno, Caselle e Druento.
La misura, fortemente voluta dall’assessore all’Istruzione e Merito Elena Chiorino, è pensata per venire incontro agli amministratori che lavorano ogni giorno al mantenimento dei servizi nei propri territori, ma anche per dare un supporto alle famiglie, incentivando l’occupazione femminile e la natalità. Sarà così possibile migliorare la qualità della prestazione offerta dalle strutture coinvolte, contribuendo anche a contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali.
I Comuni potranno scegliere se prolungare l’orario settimanale, aggiungere il sabato mattina, aprire durante le vacanze natalizie o le pause didattiche, nei limiti dei contingenti orari previsti dal bando, venendo incontro alle esigenze di conciliazione espresse dalle famiglie. L’arco temporale in cui realizzare il prolungamento è compreso tra il 7 ottobre 2024 e il 31 luglio 2025.
Le risorse e i contributi per i tre Comuni
L’importo complessivo stanziato ammonta a 1.058.820 euro, che consentiranno a 68 Comuni di attivare moduli di prolungamento orario, al fine di ampliare l’apertura di circa 90 asili nido a titolarità comunale, mantenendo invariate le tariffe per le famiglie. I costi sono infatti interamente coperti dalla Regione, grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027.
A Collegno sono stati erogati 25.900 euro; a Caselle 5.460 euro; a Druento 11.480 euro.
Chiorino: “Continuare a lavorare con convinzione per il benessere delle famiglie”
”Questa misura dimostra concretamente l’impegno della Regione Piemonte nel sostenere le famiglie e favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. L'ampliamento degli orari dei nidi comunali è un segnale di attenzione verso le necessità delle mamme lavoratrici e delle famiglie che affrontano quotidianamente la sfida di far quadrare tempi e impegni. Al tempo stesso, si tratta di un investimento per contrastare il fenomeno della denatalità e promuovere una crescita equilibrata nei nostri territori, soprattutto quelli montani e più marginali. Ritengo infatti sia un'importante misura per gli stessi Comuni, in grado così di garantire ai propri cittadini un servizio migliore” ha commentato il vicepresidente e assessore all'Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino. “Non va poi sottovalutato l'impatto per l'occupazione femminile: l'educatrice è un ruolo che è ricoperto da una donna e per questo motivo prolungare l'orario degli asili nido diventa anche strategico per tutelare l'occupazione femminile. Vogliamo continuare a lavorare con convinzione per il benessere delle famiglie, consapevoli che questo significhi costruire un Piemonte più forte e coeso” ha concluso il vicepresidente Chiorino.
La diffusione della misura sul territorio
Sono 25 i Comuni che hanno aderito al bando nel territorio della Città metropolitana di Torino, altri 13 nella provincia di Alessandria, 6 nell’Astigiano e 7 nel Cuneese. I restanti 17 Comuni coinvolti sono distribuiti tra le province di Biella (4), Novara (9), Vercelli (2) e Verbano Cusio-Ossola (2).
Dal 2021, anno in cui la misura è stata sperimentata per la prima volta, sono circa 250 i Comuni che hanno beneficiato dei contributi.