Una lettera inviata all’attuale Vescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, e al futuro Vescovo, Roberto Repole.
È quella scritta da Cristiano Gobbo, consigliere comunale di Pianezza, esponente di quel gruppo di amministratori che hanno deciso hanno di non vaccinarsi e, al tempo stesso, di essere contrari anche al Green pass.
Di seguito la lettera inviata:
“Mi perdoneranno se rivolgo loro una domanda non di poco conto. Aiutatemi a capire, dall’alto della vostra infinita saggezza apostolica: sono deluso e offeso perché vedo una grave discriminazione in atto nei confronti di quei fratelli e di quelle sorelle che hanno scelto di iniettare il siero genico sperimentale.
Costoro, tra cui il sottoscritto, 52enne, se hanno superato i 50 anni o se svolgono determinate professioni, sono condannate a morte per fame qualora non accettino il vile ricatto pseudo sanitario. Reintrodurre la pena di morte in modo surrettizio non credo sia un atto cattolicamente accettabile. Né tantomeno un segnale di civiltà. Ma appare piuttosto un atto di una barbarie indicibile.
Gradirei un vostro pronunciamento in tal senso, giacchè mi pare si siano valicati i confini del buon senso e della carità cristiana.
Ricordo a me stesso come nostro Signore Gesù Cristo professava il perdono per i peccatore e soleva curare i lebbrosi senza timore della morte fisica. E non convertiva le genti per il tramite di odiosi ricatti. Egli ci insegnava a temere la morte dell’Anima, non certo quella del corpo materiale.
Oggi, come in altre epoche oscure della storia umana, si sta compiendo uno scempio. Si sta peccando verso Dio attraverso la persecuzione e la umiliazione delle sue creature. Poiché ci si erge a giudici morali di chi rifiuta il siero genico sperimentale che palesemente non immunizza ed ha molti effetti collaterali anche gravi e porta persino alla morte. E dunque non può essere obbligatorio.
Impedire a lavoratori onesti, padri, madri di famiglia, di percepire il giusto salario dal proprio lavoro è una ignominia indegna. Mi aspetto da voi una condanna ferma e decisa verso questa grave discriminazione. Il Signore sia lodato!”.
Cristiano Gobbo, Consigliere comunale, Componente del “Coordinamento nazionale amministratori comunali No Green Pass”.