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Polemica a Venaria Reale tra le forze di opposizione (Pd, Movimento 5 Stelle, Progetto Civico e Venaria al Centro) e la maggioranza guidata dal sindaco Giulivi per un articolo apparso sul quotidiano «La Stampa» di giovedì 20 marzo 2025 su un presunto giro di mazzette legate alla gestione dei rifiuti e che vede come unico indagato Marco Scolaro, ex amministratore delegato di Cidiu nonché ex assessore in quota Pd in una delle tante «giunte rosse» di Collegno, con l'accusa di «tentata concussione».

Nell'articolo, uno degli imprenditori che sarebbe stato avvicinato da Scolaro ha fatto riferimento a un incontro avvenuto assieme a un «sedicente assessore di Venaria».

Le opposizioni vogliono sia «fatta chiarezza. Abbiamo presentato un'interrogazione affinché il sindaco fornisca in Consiglio comunale un aggiornamento sulla situazione, chiarendo se siano pervenute informazioni ufficiali o giudiziarie in merito e se vi siano elementi che possano riguardare l’attuale Amministrazione comunale. Riteniamo che la trasparenza e il dialogo istituzionale siano fondamentali per garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni».

Non si è fatta attendere la replica dell'intera maggioranza. In una nota, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Venaria Riparte parlano di «ennesimo tentativo di attacco a questa Amministrazione.

Questa volta, amplificando una dichiarazione contenuta in un articolo de «La Stampa», relativo ad una vicenda che vede come protagonista l’ex Amministratore Delegato di Cidiu, finito al centro di una vicenda giudiziaria con l’accusa di «tentata concussione» nell’ambito del servizio di smaltimento rifiuti. Per chi non lo sapesse, Cidiu è l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti a Venaria Reale, così come in diversi Comuni della zona ovest.

All’interno dell’articolo, viene riportata una frase estratta presumibilmente dalle dichiarazioni testimoniali di un imprenditore del settore rifiuti, il quale avrebbe riferito di aver preso parte ad un incontro alla presenza dell’ex Amministratore Delegato di Cidiu indagato e di un «sedicente assessore di Venaria».

Nulla di più. Sull’attendibilità di tale dichiarazione, si è già pronunciato il legale dello stesso indagato, che ha rimarcato come essa «non sia riscontrata».

Peraltro, vi sono dubbi anche sulla riferibilità della condotta ad uno degli assessori di questa Giunta, posto che lo stesso testimone avrebbe dato atto della presenza di un «sedicente» assessore. Ovvero, di un soggetto che, stando al significato letterale del termine, si sarebbe attribuito la carica di assessore.

La cosa appare alquanto strana perché, almeno a Venaria e dintorni, gli assessori li conoscono tutti.

Ciò che invece desta molta preoccupazione al Sindaco e alla Maggioranza tutta, è il contesto della vicenda in cui si inserisce la frase “incriminata”.

E’ lo stesso ex Amministratore Delegato indagato che, attraverso il suo legale, lo rivela, dichiarandosi: «innocente, vittima di male lingue e di complotti interni al Pd».

E non stentiamo a crederci.

D’altronde, l’indagato protagonista della vicenda giudiziaria è un ex appartenente al Partito Democratico ed ex assessore a Collegno mentre l’attuale presidente di Cidiu è proprio il presidente provinciale dello stesso Partito Democratico e, stando a quello che si evince dall’articolo, è colui che parrebbe aver dato impulso alle indagini, informando gli inquirenti di presunte anomalie.

Questi sono i fatti, a cui siamo abituati a dar peso. Il resto sono semplici illazioni mirate, come al solito, a denigrare questa Amministrazione per un tornaconto elettorale.

L'evidenza dei fatti parla da sé: dall’inizio del suo mandato, questa Amministrazione si è sempre attivata presso le Autorità ogni qual volta si sia trovata di fronte a possibili reati. Senza fare “sconti” a nessuno, facendo della Legalità la sua bandiera.

Non solo parole da leggere nei comizi del 21 marzo, ma azioni concrete di contrasto alla criminalità».