Nonostante la grande siccità che ha colpito il nostro paese, la vendemmia 2022 è stata migliore di quanto ci si aspettasse nelle Langhe e nel Monferrato per cui ci si aspetta di degustare vini Barbaresco di grande qualità anche per l’annata 2022. 

Per via dell’estrema siccità che in Italia si è protratta per oltre un anno, alla fine del mese di agosto i viticoltori delle Langhe e del Barbaresco erano molto preoccupati per la vendemmia 2022, con poca uva nei filari e che non stava maturando alla perfezione. I 40 millimetri di pioggia caduti nelle ultime settimane hanno dato una bella svolta alla situazione ed hanno permesso alle viti di rinvigorirsi e salvare la produzione annuale. La vendemmia 2022 è dunque in linea con quella del 2021 in quanto a quantità, sia per quanto riguarda il Barbaresco, che per quanto riguarda il Barolo, mentre si nutre un cauto ottimismo per la qualità, dato che il potenziale espressivo delle uve Nebbiolo vendemmiate quest’anno sembra essere eccellente. 

Il nuovo secolo si conferma dunque essere un’epoca eccezionale per il vino Barbaresco con tante annate eccellenti che si sono susseguite nei primi due decenni e che si spera vengano replicate da altrettante ottime annate per le vendemmie a venire. Il portale online Svino permette di andare alla scoperta delle migliori annate di Barbaresco del secolo e di acquistare alcuni dei migliori esemplari di questa tipologia. Tra le annate recenti da ricordare spiccano il 2016, con il vino Barbaresco Rabaja DOCG Giuseppe Cortese splendido esempio di un’annata perfetta, ed il 2017 che ha portato in dote vini raffinati ed eccezionalmente equilibrati come il Barbaresco Rio Sordo DOCG Cascina delle Rose.

Ma quali sono le ragioni del grande successo del vino Barbaresco sul mercato italiano ed ancor di più sul mercato internazionale? Il Barbaresco viene prodotto da uve Nebbiolo in una piccola zona di produzione situata ad est della città di Alba, e distribuita tra tre comuni, ovvero Barbaresco, Treiso e Neive. I suoli da queste parti comprendono calcare antico, argilla e sabbia marina risalente all’epoca (milioni di anni fa) in cui questa zona era un vasto mare. La qualità del Barbaresco è migliorata moltissimo negli ultimi due decenni. La tendenza verso un'agricoltura migliore, con un’impronta biologica, le cantine più curate e un miglioramento della qualità dell’uva è un processo avvenuto in parallelo al cugino Barolo, in ritardo solo di pochi anni. Oggi, specialmente negli Stati Uniti, si vende molto di più Barbaresco perché la reputazione è che siano vini che si bevono meglio da giovani e costano meno rispetto al Barolo. Ciò che è cresciuto, oltre alla qualità, è anche il riconoscimento del marchio Barbaresco e della qualità dell’uva Nebbiolo in generale.

Altro aspetto da non sottovalutare è la sperimentazione, portata avanti da alcuni produttori che hanno deciso di passare da botti grandi di rovere a botti piccole, per poi tornare a contenitori più grandi per garantire la purezza nell’espressione dell’uva Nebbiolo nei primi anni di vita del vino, il che sta portando come risultato alla produzione di vini sempre più fini ed eleganti. I produttori sono dunque molto ottimisti sul futuro del Barbaresco. "La qualità è migliorata molto negli ultimi 10-12 anni", afferma Daniela Rocca della cantina Albino Rocca. “Le persone sono sempre alla ricerca di un vino elegante con un po' più di carattere, ed i vini Barbaresco sono sempre molto eleganti, con un'incredibile finezza ed equilibrio", per cui "c'è un crescente interesse per il Barbaresco da parte degli amanti del vino e dei consumatori".