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Taglio del nastro per il nuovo quartier generale del «Gruppo Vergero», in corso Cuneo a Venaria Reale, a ridosso della tangenziale nord di Torino. 

«Un Hub dell'economia circolare», come lo definisce Marco Vergero, presidente dell’azienda che da più di 30 anni opera nel settore dei servizi ambientali per l’industria e l’agricoltura specializzate nella raccolta, gestione, valorizzazione e smaltimento di rifiuti industriali ed agricoli, con più di 200mila tonnellate gestite all’anno.

Alla presentazione del polo erano presenti anche il sindaco Fabio Giulivi; l’assessore al Lavoro, Monica Federico; il vicerettore del Politecnico di Torino, Mariachiara Zanetti; l’ingegnere ambientale Alberto Micchi di Etc Studio e Associati, redattore dell’autorizzazione ambientale del sito; oltre al padrone di casa, Marco Vergero e all'assessore regionale Andrea Tronzano; i consiglieri metropolitani Rossana Schillaci e Alessandro Sicchiero e ai tanti amministratori della zona. Come Borgaro, Mappano e Druento, con i sindaci Gambino, Grassi e Vietti.

Ha invece inviato un messaggio il Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, bloccato da altri impegni istituzionali.

L’evento di questo pomeriggio, patrocinato dal Politecnico di Torino e dalla Città di Venaria Reale, è stato caratterizzato, oltre che dalla visita dell’impianto, anche da una tavola rotonda dal titolo «La filiera del recupero sul territorio: quali impianti possono fare la differenza per la circular economy?», moderata dal giornalista Massimiliano Sciullo.

Con 11 impianti di proprietà e una forte rete di partnership, il Gruppo è una eccellenza piemontese che opera in tutto il Nord e Centro Italia garantendo la gestione di ogni tipologia di rifiuto in ottica di filiera completa e integrata, dalla raccolta, al trasporto, alla selezione, fino al riciclo e allo smaltimento e al recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

Dal 2021, fanno parte del Gruppo anche 2 impianti di discarica, rispettivamente La Grillaia, destinata all’amianto, e Rinascenza Toscana, dedicata allo smaltimento di rifiuti non pericolosi a Piombino (nota come ex RiMateria).

Ogni anno, più di 45.000 imprese industriali e agricole si avvalgono dei servizi del Gruppo, orientati a generare la massima recuperabilità possibile del rifiuto, in applicazione dei principi della circular economy. A dimostrazione che solo un approccio industriale fondato su ricerca ed innovazione è in grado di migliorare l’ambiente in cui viviamo e preservare il nostro patrimonio naturale.

Il nuovo quartier generale è costruito in un sito di grande ampiezza -oltre 45.000 mq di area complessiva-, visibilità con più di 600 metri lineari lungo la tangenziale Nord di Torino, e un’architettura d’impatto.

L’impianto sarà votato ad attività propedeutiche al recupero e al riciclo di materiali di provenienza industriale ad alta valorizzazione, quali carta, cartone, plastiche e legno, configurandosi come polo di riferimento per la gestione di rifiuti speciali non pericolosi nel torinese grazie a una linea di selezione meccanica dedicata.

Realizzato con un investimento totale di 15 milioni di Euro, di cui 3 milioni per i terreni, 9 milioni per fabbricati e impianti accessori, e più di 3 milioni per l’attrezzatura e la linea di produzione, il sito potrà gestire 45.000 tonnellate di rifiuti all’anno con una forza lavoro complessiva di oltre 50 persone, a dimostrazione fattiva che l’ambiente si tutela con più industria, più tecnologia, più ricerca ed innovazione.