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Era il 9 marzo 2015 quando l'arbitro Luca Colosimo perdeva la vita in un incidente stradale a soli 30 anni, lungo la tangenziale nord di Torino, fra Borgaro e Venaria. A pochi chilometri dall'uscita di corso Regina Margherita a Torino e dalla sua abitazione.

Stava facendo rientro dalla gara di campionato di serie C, arbitrata a Ferrara tra la Spal e il Prato, quando una tragedia ha posto fine alla vita al giovane, libero professionista e laureato all'allora Isef.

Chi lo ha conosciuto lo ricorda con quel sorriso contagioso, la gioia di vivere e la bravura quando indossava la «giacchetta nera» e arbitrava nei campi di tutta Italia.

A distanza di 10 anni dalla sua morte, la Sezione Aia-Figc di Torino, che porta il suo nome, ha organizzato una serie di eventi per domani mattina.

Alle 8.30 la Santa Messa in suffragio nella chiesa di Sant' Alfonso, in via Netro 3 a Torino. Alle 10.30, commemorazione alla presenza delle autorità civili in piazza Luca Colosimo nel quartiere Villaretto a Torino, recentemente dedicata alla sua figura. Alle 12, visita al cimitero di San Maurizio Canavese, dove riposa, per porgere il saluto di tutti i presenti e deporre dei fiori sulla sua lapide donati dall'Aia.