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Il 47esimo «Real Carnevale Venariese» sarà caratterizzato da alcune importanti novità.

La prima è che ci saranno due nuovi «Lucio d'la Venaria» e «La Castellana», ovvero Alessio Picatti e Marta Druetta. La seconda è che torneranno i carri: saranno tre, in questa edizione.

Gli annunci durante la cerimonia di investitura delle maschere, alla presenza del sindaco Fabio Giulivi; dell'assessore Monica Federico; del presidente di Fondazione Via Maestra, Tommaso Servetto; del presidente della Pro Loco di Altessano e Venaria, Claudio Macario; e del presidente del Comitato Carnevale Venariese, Francesco Scrudato.

«In questa edizione ci sono molte novità. Abbiamo voluto rinnovare, senza cancellare le tradizioni. Ed è per questo che vogliamo ringraziare il Lucio e la Castellana, ovvero Salvatore Campaniolo e Cettina Federico, per quanto fatto fino a oggi. Le associazioni vivono un momento di stallo. I giovani sono il futuro. La speranza è che questo cambiamento possa portare una ventata di gioventù in tutte le realtà associative. Ogni anno cercheremo di trovare due nuovi giovani che vogliano impersonificare le nostre maschere. È una sfida per tutti noi».

Momento centrale dell’evento è stata la tradizionale consegna delle chiavi della città, con cui il Sindaco Fabio Giulivi ha affidato simbolicamente le chiavi della città ai nuovi Lucio della Venaria e alla Castellana, protagonisti dell’edizione 2025.

Il sindaco ha colto l'occasione per spegnere subito tutte le sterili polemiche sui carri: «Portare 60 carri voleva dire spendere più di 100mila euro. Io credo fermamente nell'importanza del Carnevale ma sopratutto delle persone, delle famiglie, dei bambini. Il Carnevale è una festa di comunità. Una festa gratuita per la popolazione. Ci sono Carnevali dove si va per ammirare carri che vanno via nell'arco di pochi istanti, magari pagando per vederli. Con la Pro Loco e il Comitato si è deciso di inserire alcuni carri che, nel corso degli anni, aumenteranno per far tornare questa festa ai fasti di un tempo. Con la consapevolezza che i tempi sono cambiati...».

E dopo il racconto di Felice Bertolone, sul Carnevale, la giornata di festa si è conclusa con un brindisi alla presenza di tutti i gruppi che hanno preso parte all'evento: Gianduja e Giacometta da Pinerolo; Re Peperone da Moncalieri; I Danseur dal Pilon di Torino; i romeni de Ensemble Stramoseasca di Torino; i peruviani Inti Ilaqata di Torino; Sbandieratori e tamburini de Archatoribus di Fiano; le Majorettes di Orbassano; La Crisalide di Ieri e di Oggi di Venaria; I Melannurca di Torino; gli Sbandieratori di Avigliana; La Lavandera e seguito da Bertolla Torino; gli americani di Caporales San Simon di Torino; Il gruppo del Centro di Incontro Bonino di Venaria; il Borgo Nuovo di Avigliana; la Corte del Conte Rosso di Avigliana; Barbapero e Magnabarba di Poirino; il Gruppo storico Conti di Cremieu e il Gruppo Storico I Nobili del 700 della Venaria, entrambi di Venaria Reale.

Alice Cangi